Filodoro_MolfettaBARI – Il Centro socio sanitario residenziale di Molfetta, in Puglia, festeggia il suo sesto anniversario. È, infatti , dal 2007 che il Centro svolge la sua attività a sostegno delle persone sordocieche: attualmente ospita 33 utenti a tempo pieno e 15 a degenza diurna, mediante gli intensi rapporti che ha instaurato con il mondo della scuola, con gli scout e con altre associazioni non profit. La struttura si estende su un’area di circa 24.000 metri quadrati. Al suo interno è presente un parco alberato attrezzato con percorsi sensoriali, ricchi di stimolazioni olfattive e visive, e con giochi funzionali. Gli utenti sono assistiti da un’equipe multidisciplinare di specialisti e operatori qualificati, la quale effettua valutazioni funzionali accurate realizzando interventi personalizzati per ciascun ospite. Viene, inoltre, elaborato un programma di coinvolgimento e formazione per i genitori dei pluriminorati: il parent training, condotto da psicoterapeuti e da gruppi di genitori.
Il Centro è stato fortemente voluto dalle famiglie pugliesi vicine alla Lega del Filo d’Oro. Proprio grazie all’iniziativa di famiglie interessate al servizio dell’Associazione e da tempo in attesa di ricevere una risposta qualificata e specializzata ai propri bisogni, si sono avuti negli ultimi mesi degli sviluppi positivi. Recentemente sono stati realizzati alcuni incontri tra Associazione e l’Assessore regionale al welfare Elena Gentile aventi l’obiettivo di definire finalmente un protocollo per il funzionamento del Centro Residenziale. «Auspichiamo che le modalità di accesso al servizio – afferma Rosa Francioli, membro del Comitato dei Familiari dell’Associazione – vengano definite al più presto dalla Regione, in modo che la nostra struttura possa entrare a pieno regime dando così supporto ad altre famiglie».
La Lega del Filo d’Oro ha mostrato, in questi anni, un impegno costante finalizzato al miglioramento della qualità della vita delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali assistendole e riabilitandole per il loro reinserimento nella famiglia e nella società. Nel corso della sua evoluzione l’Associazione ha sostenuto la creazione di diverse strutture specializzate, e lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione nel campo della pluriminorazione psicosensoriale , sensibilizzando gli organismi competenti e l’opinione pubblica nei confronti di questo tipo di disabilità.
“Un filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno”. Questo il concetto che ha ispirato il nome e l’attività della Lega del Filo d’Oro, impegnata dal 1964 nella riabilitazione di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, avvalendosi di personale altamente qualificato e dell’impegno di oltre 500 volontari ed è presente in sette Regioni, presso i Centri di Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e nelle sedi territoriali di Roma e Napoli.
 

di Rosa Ambrosio

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