VILLA CASTELLI – Raccoglievano fondi in favore di una bambina affetta da una rara malattia, la sindrome si «Arnold Chiari», ma in realtà – secondo quanto accertato dagli investigatori – intascavano il denaro accumulato, riuscendo perfino a “stipendiare” coloro che materialmente si recavano porta a porta a chiedere le offerte. Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri della stazione di Villa Castelli (Brindisi) e tra questi c’è anche una minorenne. Le accuse formulate a loro carico sono di concorso in truffa e abuso della credulità popolare. I cinque denunciati – secondo quanto emerso dalle indagini – si spacciavano per volontari e avevano contattato la famiglia della bambina affetta da una grave patologia alla spina dorsale, che aveva però rifiutato di affidarsi a loro per ottenere aiuti e che era all’oscuro dell’attività fraudolenta svolta dal gruppo, costituito in una presunta associazione benefica senza scopo di lucro. Secondo i militari dell’Arma sono ingenti le somme che venivano raccolte dai presunti truffatori. Ovvero pari ad almeno 15mila euro al mese. Le persone iscritte nel registro degli indagati sono tutte del Tarantino, tra loro c’è una ragazzina di 17 anni. Al vertice, due donne originarie del capoluogo ionico che avrebbero organizzato la finta raccolta di fondi, commissionando la stampa di locandine con la scritta «Aiutiamo Michela», nome di fantasia, immagini scioccanti della spina dorsale della bambina, a e l’indicazione di coordinate per il versamento risultate inesistenti. I volontari porta a porta (cui era stata promessa una paga di 300 euro al mese) erano provvisti di fantomatiche «ricevute» per gli oboli versati. Erano stati perfino pubblicati annunci on-line su un noto sito. Secondo gli investigatori era ingente il giro di entrate che le due riuscivano a garantirsi: dalle prime ricostruzioni pare che fossero almeno 20/25 persone che, ogni giorno, si occupavano, in giro per la Puglia e la Basilicata, di effettuare la questua. Dal materiale sequestrato poi, durante le perquisizioni, è stato appurato che anche in passato sarebbe stata attivata una finta raccolta fondi per un orfanotrofio in India.
di Fra. He.

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