Sicuramente il coronavirus ci ha cambiato radicalmente nel modo di gestire le emergenze, ci siamo ritrovati a dover combattere contro un fantasma oscuro del quale conoscevamo nelle prime settimane soltanto il nome ma non il suo modus operandi. Come Anpas Campania eravamo ormai stabilizzati nell’attività del 118 e di protezione civile, invece, così come sono cambiati tantissimi aspetti organizzativi e anche di pensiero e di operatività, le nostre Pubbliche Assistenze, a seconda dei territori, hanno cercato di far fronte a bisogni emergenti o anche contingenti: sicuramente quello dei trasporti di emergenza, ma anche quella di rifornire di generi di prima necessita, di farmaci le persone, di un conforto, anche semplicemente di un contatto telefonico con gli anziani più soli, il recupero dei libri dalle scuole chiuse per gli studenti e anche trasporti necessari per bisogni di salute. Infatti, proprio il lockdown ha reso più difficile da parte dei familiari l’accompagnamento in ospedale o negli ambulatori aperti per gli interventi urgenti di cui le persone più deboli avevano necessità. Abbiamo gestito in diversi comuni il banco alimentare e ci siamo prodigati per la raccolta dei generi alimentari all’interno della “spesa sospesa” da destinare ai meno fortunati. Ed in tutto questo periodo non abbiamo mai abbandonato i nostri servizi quotidiani dedicati alle persone delle nostre comunità. Pensate che le nostre Pubbliche Assistenze hanno dovuto gestire diverse comunità in zona rossa come Ariano Irpino AV, Caggiano SA, Polla SA; ed il messaggio che arrivava da queste comunità era una continua richiesta di supporto per la difficile situazione. Nelle prima settimane di emergenza siamo stati di supporto anche al Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Regione Campania nel controllo e monitoraggio presso il porto di Napoli di tutte le persone che si imbarcavano o sbarcavano nello stesso. Mentre in Provincia di Avellino dal 12 Marzo ad oggi abbiamo avviato in collaborazione con l’Asl locale la somministrazione
di tamponi domiciliari presso tutti i casi di sospetti contagiati. In tutti i comuni in cui risiedono le Pubbliche Assistenze i nostri volontari hanno dovuto imparare cosa significa gestire un’ emergenza mondiale circondati da un senso di solitudine e di difficoltà nel far fronte a bisogni quotidiani.
La nostra opera di volontariato è stata una sfida, è stato un modo di esserci insieme come cittadini attivi, come persone che come sempre sono recettori dei bisogni nuovi ed emergenti. Abbiamo dato anima e cuore in questa
emergenza coordinando molte attività attraverso la nostra Sala Operativa Regionale situata a Pomigliano D’Arco, con la supervisione di tutto il Consiglio Regionale Anpas Campania guidato dal nostro Presidente Gianluca Zarra. In questo periodo abbiamo definito i nostri volontari
“eroi senza super poteri” coniando un hashtag per la nostra pagina fb “ #VolontariAnpasCampaniaEnergiaPerIlTerritorio”; ed a tutti loro va il mio grazie di cuore per lo straordinario lavoro svolto ed all’ufficio regionale di Anpas Campania per il supporto continuo e costante.

Di Egidio Ciancio
Coordinatore Comitato Regionale Anpas Campania