ROMA – I vaccini causano l’autismo? A questa domanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato una risposta ben 12 anni fa, poi ribadita sia in sede scientifica che giurisdizionale più volte negli anni seguenti: non esiste alcun legame causale tra vaccini e autismo. Eppure, ciò non ha impedito il proliferare delle più disparate tesi contrarie, basate per lo più su risultati scientifici di dubbia veridicità e sulle immancabili ipotesi di complotto. Il prodotto probabilmente più completo di questa vera e propria campagna anti-vaccini è “Vaxxed – dall’occultamento alla catastrofe”, un film – documentario di 91 minuti che, dopo numerosissime polemiche, a partire dal 18 ottobre è sbarcato in alcune sale italiane. Forte promotore dell’iniziativa, il Senatore Bartolomeo Pepe, eletto col Movimento 5 Stelle ed ora nelle fila del Gruppo GAL che, nel settembre scorso, si era adoperato anche per organizzare la prima europea del film presso una sala convegni del Senato, scatenando un vespaio di polemiche. L’evento, così, finì per essere annullato, a seguito in particolare della moral suasion del Presidente Pietro Grasso, che si affrettò a scongiurare il rischio disinformazione da più parti sollevato, chiarendo poi che quella iniziativa non aveva il patrocinio del Senato.
A questo punto, se è vero che la miglior arma per combattere l’ignoranza è la diffusione della conoscenza, così come sostengono anche i promotori del film, ci sembra giusto far luce su chi è l’autore di “Vaxxed”. Si tratta di Andrew Wakefield, un ex gastroenterologo britannico, radiato dall’albo dei medici fin dal 2010 per aver falsificato i risultati di una ricerca scientifica, firmata da lui e da altri 12 colleghi, che mirava proprio a dimostrare la correlazione tra il vaccino trivalente (Morbillo – Parotite – Rosolia) e la comparsa di autismo. Wakefield, come poi dimostrato da alcune inchieste giornalistiche e accertato in sede giurisdizionale, fu pagato per alterare i risultati della ricerca al fine di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Inoltre, si scoprì che lo stesso aveva brevettato un sistema di vaccini separato, per sostituire il trivalente che aveva additato come causa dell’autismo. Naturalmente, egli ha sempre rigettato con forza tutte le accuse. Nel film, l’ex medico raccoglie interviste a medici, politici, ricercatori ed ex rappresentanti dell’industria farmaceutica, le testimonianze dei genitori di bambini autistici ed un’ampia documentazione tra file di archivio e registrazioni audio e, dunque, a sua volta muove una denuncia forte contro i vertici della Sanità mondiale, che avrebbero insabbiato di proposito le prove della correlazione tra vaccini MPR e autismo per favorire le case farmaceutiche.
“Vaxxed”, quindi, finisce per essere il manifesto di questo presunto complotto mondiale e, si sa, purtroppo teorie del genere sono sempre suggestive per una larga fetta della popolazione. Prova ne è il fatto che il lavoro di Wakefield ha determinato, fin dagli anni 2000, nel Regno Unito un drastico calo delle coperture vaccinali e in numerosi altri Paesi il mancato raggiungimento di adeguati livelli di immunizzazione, con conseguente aumento dell’incidenza del morbillo e delle sue complicanze. Il morbillo, infatti, è una malattia infettiva altamente contagiosa che può causare complicazioni anche gravi: si va, ad esempio, dalla polmonite, all’infiammazione dell’encefalo, fino ad arrivare purtroppo anche alla morte (1 caso su 1000 pazienti infetti). L’unico modo per evitare questa malattia è la vaccinazione, ma quando in una determinata popolazione risulta essere presente un alto numero di bambini e adulti non vaccinati, il rischio di epidemie è particolarmente elevato. Insomma, non c’è da scherzare sull’argomento: è appena dello scorso maggio la segnalazione di allerta dei medici Campani per le basse coperture vaccinali nella regione. Dall’ultimo aggiornamento del Ministero della Salute, infatti, emerge che in Campania risulta essere vaccinato solo l’83,66% dei bambini, un dato di gran lunga inferiore alla soglia minima del 95% necessaria per interrompere la trasmissione endemica del morbillo.
D’altro canto in un Paese democratico come il nostro il dibattito è sacrosanto, per cui ben venga anche la provocazione del Codacons che si è fatta “sponsor” del film precisando che “la decisione di trasmettere l’anteprima europea di “Vaxxed: il film che non vogliono che tu veda” non è da interpretare come una critica ai vaccini o come suggerimento alle famiglie a non vaccinare i bambini, ma risponde unicamente all’esigenza di contrastare qualsiasi forma di censura e dare spazio anche a voci critiche”. Perciò, spazio al dibattito, che accompagnerà sempre la proiezione del film, attraverso la presenza di esperti, associazioni e medici per approfondimenti, a patto tuttavia che chi vi partecipa stia ben in guardia, per evitare di cadere in facili suggestioni.
di Nunzia Capolongo