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“Una mano sul volto”, autori contro la violenza di genere

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manoSALERNO – Prestigiose firme, una raccolta di storie ed infinite riflessioni sulla problematica della violenza sulle donne: ne “Una mano sul volto” (Ad est dell’equatore) 15 scrittori hanno raccontato i lati oscuri, i risvolti inattesi e le colpe sottaciute di quella che è divenuta una patologia diffusa.
Alcuni autori dell’opera saranno ospiti domenica 26 aprile, alle ore 18.30, del Bar Libreria Rodaviva di Cava de’ Tirreni (Salerno) per la presentazione dell’antologia di abusi e delitti sulle donne, curata da Maurizio de Giovanni. Accompagnati da Carlo Ziviello (Responsabile grafica, comunicazione ed eventi di “Ad est dell’equatore”) e da Valentina de Giovanni (che ha curato la prefazione del volume), al locale cavese interverranno Sara Bilotti, Patrizia Rinaldi, Letizia Vicidomini, Stefano Piedimonte, Monica Zunica e Carmen Pellegrino. A moderare la serata sarà Luca Badiali.
Ognuno di loro, insieme agli altri co-autori della raccolta (Antonella Del Giudice, Dino Falconio, Raffaella R. Ferré, Simona Frasca, Mauro Giancaspro, Walter Montagna, Marco Perillo, Chiara Tortorelli e Serena Venditto), ha narrato storie ispirate ad episodi reali o di fantasia, che mostrano come la violenza di qualsiasi tipo – da quella fisica a quella psicologica, dalla costrizione di costumi e tradizioni fino all’indifferenza ed all’ipocrisia – prescinda ormai dall’episodio stesso, diventando un elemento molto più vasto e profondo.
Ne “Una mano sul volto” Stefano Piedimonte parla dell’identità infranta come un vetro rotto, mentre Patrizia Rinaldi del mondo della scuola e del rapporto genitori-figli. Attenta al punto di vista dei ragazzi è anche Letizia Vicidomini, mentre Sara Bilotti guarda alla violenza dal punto di vista di chi la difende e di chi la subisce, in un intrigante gioco delle parti. È delicata la storia di Violetta che non vuole sposare un mostro travestito da benefattore, firmata da Carmen Pellegrino, come pure il racconto di una vittima di tratta in cui Monica Zunica ricorda che la prostituzione è innanzitutto la violazione di un corpo.
Nell’antologia sono, inoltre, interessanti i contributi degli studenti del Liceo “Jacopo Sannazaro” e dell’Istituto “Pontano” di Napoli e del Liceo “Alfonso Maria de’ Liguori” di Acerra, che hanno collaborato alla realizzazione del progetto.
Finalizzata a prevenire il fenomeno della violenza di genere, “Una mano sul volto” è una raccolta nata su iniziativa dell’AMI (Associazione Matrimonialisti Italiani – distretto Napoli), con la cooperazione del Soroptimist Italia Club Napoli ed il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune partenopeo.

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