Un incontro ravvicinato con l’opera di un genio, inviso al potere anzitutto ecclesiale e parte del mondo culturale perché rivoluzionario e fuori dagli schemi. Alla Cappella di Sansevero di via Francesco De Sanctis 19/21 da domani e sino al 24 luglio è possibile visitare la mostra “Un Immenso Scandalo’’, che celebra il lavoro letterario più importante di Raimondo di Sangro del settimo principe di Sansevero, La Lettera Apologetica, pubblicato nel 1751 quando era Gran Maestro della Massoneria. A curare la mostra Fabrizio Masucci, presidente del Museo Cappella Sansevero e studioso del principe al quale sono dedicati diverse mostre, eventi musicali e artistici in occasione dei 250 anni della morte di Raimondo di Sangro. I visitatori potranno sia ammirare alcuni tomi del libro che immergersi nella sua genesi grazie a un percorso interattivo attraverso una postazione touch screen. “Un Immenso Scandalo’’ è un titolo perfetto che racchiude la definizione de La Lettera Apologetica data dallo scrittore siciliano Luigi Capuana. Nel volume Raimondo di Sangro tratta diversi argomenti in modo non convenzionale quali l’origine del mondo e dell’uomo, la natura dell’anima e anche del miracolo della liquefazione di San Gennaro che il principe di Sansevero non chiama mai in tal modo quanto piuttosto “meravigliosa liquefazione’’, mettendo in discussione i dettami ufficiali della chiesa.  

Le parole del curatore– «Hanno addebitato al settimo principe di Sansevero ogni eresia possibile e La Lettera Apologetica è stato inserito nell’indice dei libri proibiti nel 1752 e addirittura sino al 1948 quando fu pubblicato l’ultimo indice» ricorda Fabrizio Masucci che aggiunge sulla figura dell’autore protagonista della mostra: «Concetto chiave per provare a comprendere l’attività del principe di Sansevero è senz’altro la meraviglia, quella che lo spingeva a imitare e superare la natura con i suoi esperimenti. Nella ricorrenza dei duecentocinquanta anni della sua scomparsa – dice ancora il presidente Masucci – mi piacere ricordare che pochi mesi prima di morire, il principe attraversò il golo di Napoli a bordo di una carrozza marittima di sua invenzione, lasciando a bocca aperta la folla assiepata sul litorale. In questa spettacolare uscita di scena c’è il colpo di teatro ma anche la leggerezza del sogno e l’invito a non prendersi troppo sul serio. È un autore tremendamente moderno».

La stesura dell’opera -Ma cosa ispirò il principe di Sansevero, tra le altre cose, nella stesura de La Lettera Apologetica? La lettura del libro pubblicato nel 1747 da Madame de Graffigny dal titolo “Lettere di una peruviana’’, altrettanto criticato, in cui l’autrice metteva in discussione la presunta superiorità morale e civile della società europea a discapito di quella degli Incas. A riprova dell’influenza de “Lettere di una peruviana’’ su Raimondo Di Sangro, quanto compare nel secondo volume de La Lettera Apologetica in cui l’autore si sofferma sui “quipu’’ ossia un sistema di nodi realizzata con corde di vario colore e intrecciate che gli Incas del Perù utilizzavano rer tenere la contabilità, per fattori amministrativi e per la registrazione degli eventi storici. Tornando alla mostra “Un Immenso Scandalo’’, nella postazione touch screen sono contenute quattro sezioni: “Raimondo di Sangro principe di Sansevero’’; “Le opere esposte’’; “Gioca con i quipu del principe’’ quest’ultima dedicata ai bambini e la sezione “La lettera apologetica per te’’ che contiene 8 lettere relative volume in cui il visitatore può riconoscersi. Si va dalla Lettera Apologetica per appassionati di rarità a quella per persone iconiche. Dalla Lettera Apologetica per gli irriverenti a quella per amanti del mistero, per complottisti, per spiriti liberi, per estrosi e per i cittadini del mondo. La mostra sarà visitabile dal giovedì al lunedì dalle 9 alle 19 con ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. Per info e prenotazioni www.museosansevero.it

di Antonio Sabbatino