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Immigrazione, ambiente e lavoro nei corti sociali di Palma Campania

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cortiNAPOLI – Parte la VI edizione del “ Premio Carpine d’argento – Cortifestival”, rassegna nazionale di cortometraggi sulle problematiche sociali, organizzata da Radio Carpine, Associazione culturale il Carro, Associazione “Sorridi alla Vita- Martina Santella”  , Piccola Opera della Redenzione di Visciano, Pro Loco Visciano e Associazione Cultura “Circuito”. Sensibilizzare, coinvolgere e avvicinare la comunità ai problemi sociali (immigrazione, ambiente, lavoro, anziani) attraverso la comunicazione, l’arte, e la cultura è l’impegno e l’obiettivo dell’iniziativa solidale, nata in memoria di Padre Arturo D’Onofrio, che ogni anno premia una persona o un ente onlus che si occupa di sociale. «Puntiamo – spiegano gli organizzatori – attraverso i cortometraggi, a mettere in evidenza tutte quelle problematiche rivolte verso gli emarginati, i poveri e i diseredati, cercando di restituirgli dignità e inserimento nel mondo civile. Si vuole costruire una conoscenza della  dimensione del recupero della dignità e della identità delle questioni sociali.»

PREMIO GIURIA POPOLARE- Si terranno a Palma Campania,  Martedi 12 maggio, alle ore 20:30, presso la Sala Teatrale Comunale,  le semifinali del Premio. 6 i corti che verranno valutati da una giuria popolare, composta da varie associazioni del territorio, che avrà il compito di votare il miglior corto. Quest’anno c’è anche una novità: alla votazione parteciperà un gruppo di studenti del Liceo “A. Rosmini”. Il vincitore, sarà poi premiato nel corso della finale prevista dal 5 al 7 giugno.  L’evento è curato dalla Pro Loco Castello di Palma Campania. « Siamo molto onorati -dichiara Gianfranco Donnarumma, Presidente- di poter dare un fattivo contributo alla realizzazione di un Festival così importante e meritorio. Le tematiche e problematiche sociali oggetto del Premio Carpine d’Argento, rappresentano senza dubbio alcuno gli obiettivi cui la nostra azione si ispira. E’ questo un momento di aggregazione e condivisione, ma soprattutto di confronto. Il Festival attraverso la visione di storie sui temi della solidarietà, offre, oltre ad uno spazio di “divertimento”, la possibilità di un incontro intergenerazionale che solleciti una riflessione sui problemi del nostro attuale e difficile vissuto».

                                                                                                                                     di Carmela Cassese   

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