Due giorni per discutere dello sviluppo economico del Mezzogiorno, unendo le forze dei Cru Unipol delle sei Regioni meridionali per tracciare una strada da percorrere in collaborazione con le istituzioni, le imprese private locali e i sindacati. E questo il cuore dell’evento che i Consigli Regionali Unipol (Cru) hanno organizzato per domani e sabato nell’isola di Procida, Capitale della Cultura Italiana del 2022, ma anche luogo di riflessione sul futuro non solo culturale, ma anche economico del Paese e di un Sud sempre più concentrato sul recupero del gap rispetto all’area centrosettentrionale del Paese.

I membri dei Cru di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna arrivano a Procida per un confronto aperto nella ricerca di possibili soluzioni – anche plurime – ai temi che più rappresentano le opportunità per il Meridione, a partire dalla tutela e valorizzazione dell’ambiente e dalla cultura. L’esito del dibattito del pomeriggio di venerdì 7 ottobre darà luogo alla stesura di un documento finale, appunto “Il Mediterraneo nella sfida per la sostenibilità”, che sarà consegnato a tutti i presenti, per la discussione pubblica della mattina successiva.

“L’iniziativa di ben sei Consigli Regionali Unipol – spiega Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità di Unipol Gruppo – rappresenta un punto di partenza significativo per riflettere non su una questione secolare irrisolta ma per mettere al centro dell’attenzione del Paese lo sviluppo sostenibile del Sud, attraverso il tema della valorizzazione della cultura e del patrimonio socio -culturale di regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Procida, capitale italiana della cultura, è quindi il luogo ideale per avviare questo percorso ingaggiante rispetto alla società e alle istituzioni. E abbiamo voluto inserire questo appuntamento all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS perché siamo convinti che solo un approccio integrato e una visione complessiva, come indica l’Agenda ONU 2030, possano permettere scelte programmatiche e di governo dl territorio più coraggiose, lungimiranti e condivise”. Un percorso da tracciare insieme, in maniera unita per evitare nuovi ritardi al Mezzogiorno in un momento economico difficile in maniera globale. “Il Sud – spiega Giuseppe Oliviero, presidente di Cru Campania – rischia di subire un ulteriore ritardo di sviluppo. In Italia e in Europa occorrono ora ancora di più politiche interregionali che a partire dalla valorizzazione dei beni culturali e dalla cura dell’ambiente grazie anche ai fondi del PNRR, si possano costruire politiche di sviluppo che guardano le dinamiche delle quotidiane difficoltà ma contestualmente siano in grado di porsi come pilastri per una nuova visione per il Mezzogiorno. Mettiamo al centro il Sud come ponte dell’Europa nel Mediterraneo e per i paesi che si affacciano sul mare, che va rafforzato e indicato tra le priorità delle politiche nazionali. Non siamo nelle spinte autonomiste, ma nel ribaltare il paradigma di un nuovo rinascimento e di una rinnovata missione dei corpi intermedi. Ecco le basi dell’iniziativa di Procida dove le Regioni del Sud rappresentate dai CRU, comitati regionali Unipol, discutono tra loro e con le istituzioni per progettare, a partire dai fattori comuni, un riposizionamento politico e strategico verso uno sviluppo sostenibile, programmato, realizzabile e misurabile”.

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