Sciopero mondiale per il clima promosso da migliaia di studenti in tutto il mondo.

Uno sciopero mondiale organizzato da sedicenni che chiedono l’attenzione dei grandi sui cambiamenti climatici.

Un pericolo che rischia di rubare il futuro proprio a quella generazione che attraversa le piazze europee urlano a gran voce.
A partire dalla Svezia, con l’impegno della piccola grande Greta, con la sua azione che è arrivata fino alla COP24 di fronte ai governi di tutto il mondo.
Di lì centinaia di nuove mobilitazioni partite in queste ultime settimane che vedono migliaia di ragazzi e ragazze riunirsi e scendere in piazza sotto lo slogan #fridayforfuture.
Anche in Campania diverse le assemblee, il flash mob e le manifestazioni che si sono svolte in occasione dello sciopero mondiale per il clima. Davanti a tutta questa energia i grandi dovrebbero mettersi in ascolto e dare tutto l’aiuto utile a questa grande forza che magari sciopera per la prima volta e ha scelto di farlo su un tema che, se pure è l’emergenza del secolo, non sembra essere ancora la priorità di chi ci amministra. Per questo l’appello è rivolto in primo luogo e prioritariamente ai dirigenti scolastici al corpo docente, fino all’ufficio scolastico della Regione Campania.
Scendere in piazza con loro sollecitare anche le famiglie, raccogliere tutti gli stimoli senza limitazione. La necessità è quella di un nuovo modello energetico, l’uscita dalle fonti fossili, una strategia di adattamento che parta dalle città e coinvolga le aree interne, la tutela delle foreste e del suolo, un nuovo approccio per la riduzione del rischio idrogeologico o per rispondere all’emergenza siccità, una nuova agricoltura che risponda agli scenari che il cambiamento climatico ci impone, interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni e una nuova mobilità libera dalle fonti fossili accessibili per tutti. Insomma un vero e proprio manifesto delle priorità per il rilancio dei territori, l’occasione di mettere in campo la sfida al clima non come la guerra apocalittica, ma come la grande opportunità per accelerare e stimolare la transizione ecologica con il forte consenso dei giovani cittadini di oggi e grandi di domani.
Come ricorda Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’: «oggi l’analisi dei problemi ambientali e inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con se stessa, che genera un determinato modo di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente».
Se non saremo in grado di capire la lezione e il contributo di questo movimento, se ci opporremo senza approfondirne l’importanza o cercheremo di mettere cappelli, perderemo tutte e tutti il treno per il futuro.
> di Maria Teresa Imparato, Presidente Legambiente Campania