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Volontario italiano rapito in Pakistan: 4 arresti

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ROMA. La polizia pakistana ha arrestato quattro persone che sarebbero coinvolte nel rapimento di un operatore umanitario italiano, Giovanni Lo Porto, avvenuto sabato scorso nella provincia meridionale del Punjab. Lo ha reso noto un portavoce delle forze dell’ordine locali, Javed Iqbal, precisando che il sequestro del 38enne palermitano Giovanni Lo Porto, e di un suo collega tedesco è finalizzato a chiedere un riscatto.
LE INDAGINI. Il rapimento è avvenuto nei pressi della località di Kod Addu, la stessa dove sono stati eseguiti gli arresti. Fin dalle ore successive al rapimento, la polizia pachistana aveva subito avviato la caccia ai possibili rapitori, ponendo posti di blocco intorno a Multan per controllare tutti i veicoli in entrata ed in uscita dalla città. Le indagini si erano concentrate in Punjab, dove operano numerosi gruppi armati antigovernativi, come ad esempio il Lashkar-e-Jhangvi, movimento estremista sunnita autore di numerosi attentati. Lo Porto era arrivato in Pakistan nell’ottobre scorso per partecipare come “project manager” alla costruzione di alloggi di emergenza nel sud del Punjab. In precedenza era stato ad Haiti, e ancora prima aveva lavorato nove mesi con il Cesvi 2.
ONG. Welth unger hilfe è una Ong creata nel 1962 sotto “l’ombrello” della FAO. Oggi è una delle più grandi e accreditate organizzazioni umanitarie private in Germania, indipendentemente e molto ancorata nella società tedesca. Sono impegnati in progetti di aiuto, assistenza e sviluppo per creare le condizioni di una maggiore diffusione di alimenti sicuri, per lo sviluppo rurale e la conservazione delle risorse naturali. L’obiettivo centrale dei progetti di Welthungerhilfe è quello di permettere alla gente dei luoghi colpiti da disastri naturali e non di provvedere a se stessi. Gli interventi sono prevalentemente concentrati in Africa, Asia e America Latina. La Ong tedesca si batte per il cambiamento dove circostanze diverse o scelte politiche dei poteri locai hanno portato alla fame e alla povertà endemica.
Vedi anche:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/01/23/visualizza_new.html_48789432.html
http://www.welthungerhilfe.de
www.fao.org
 

di Mirko Dioneo

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