enrico-lettaROMA- «Vogliamo aiutare il lavoro vero, di qualità». Così il presidente del Consiglio Enrico Letta ha presentato il dl occupazione. Diciannove pagine di provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri. «È un intervento significativo – ha spiegato Letta in conferenza stampa – coperto in parte con fondi nazionali e in parte con fondi europei. Servirà ad assumere in 18 mesi 200 mila giovani con un’intensità maggiore nel centro Sud. Ma è un provvedimento che riguarda tutto il Paese. Vogliamo dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile».
GLI INCENTIVI – Previsti «in via sperimentale» incentivi all’assunzione stabile di giovani tra i 18 ed i 29 anni. Il governo ha messo sul piatto 1,5 miliardi di euro di cui 794 milioni per la stabilizzazione degli under 30. Così come previsto, le risorse andranno per lo più alle Regioni del Sud dove il problema della disoccupazione giovanile arriva a livelli drammatici. Confermato il tetto di 650 euro al mese per lavoratore: gli sgravi saranno di 18 mesi per le nuove assunzioni e di 12 per chi trasforma i contratti a tempo indeterminato.
NON SOLO GIOVANI – Il via libera del dl dal Consiglio dei ministri è il primo pacchetto di misure per il rilancio dell’occupazione. Sono previste anche agevolazioni per chi ha più di cinquant’anni di età e per i disoccupati da oltre dodici mesi. Misure che guardano anche all’Expo 2015 «al fine di cogliere le opportunità di lavoro, su tutto il territorio nazionale, derivanti dall’iniziativa». Inoltre, si legge nella bozza del provvedimento, in via sperimentale per gli anni 2013, 2014 e 2015 viene istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un fondo di 2 milioni di euro annui per consentire alle amministrazioni dello Stato «di corrispondere le indennità per la partecipazione ai tirocini formativi». Ad ogni studente universitario che abbia concluso gli esami, abbia una buona media e rientri sotto una soglia del redditometro, lo Stato potrebbe quindi riconoscere una specie di mini-assegno di 200 euro al mese qualora svolga un tirocinio della durata minima di 3 mesi con enti pubblici o privati.
IL PACCHETTO – Vantaggi fiscali per gli imprenditori che assumono a tempo indeterminato dipendenti che si trovano in regime di cassaintegrazione. Il pacchetto è stato definito un primo passo, «in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020». Nel dettaglio, 500 dei 794 milioni messi a disposizione per i giovani, andranno alle Regioni del mezzogiorno (100 mln per il 2013, 150 per il 2014, 150 per il 2015 e 100 pe ril 2016). Previsti anche «ulteriori misure nei territori del Sud»: 80 milioni di rifinanziamento delle misure per l’autoimpiego e autoimprenditorialità, 80 milioni di rifinanziamento del Piano di Azione e Coesione, 168 milioni di finanziamento per borse di tirocinio formativo a favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad attività di formazione.

di Redazione Online (corriere.it)

 

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