L’accoglienza dei Ragazzi del Lago per una persona è nel segno dell’amore di quando si vive in Cristo. Sulla scia del loro ispiratore e primo sostenitore Leo Amici- di cui è iniziata la causa di beatificazione- iniziatore della costruzione del posto dov’è nata la Compagnia. Al Lago di Montecolombo (nel riminese) si sta in un “Paese fuori dal mondo”, che è proprio la formula vergata sull’insegna d’ingresso. A realizzare questa realtà sono stati volontari di tutto il mondo (a partire dagli anni ’80), persone grate a Leo Amici per la sua carità, i suoi consigli e la sua guida che aveva cambiato la loro vita in meglio, spiritualmente e socialmente. Quell’angolo di terra, allora paludoso e abbandonato (contrassegnato dal cartello “zona depressa”) è diventato, poi, testimone di “pace, amore e fratellanza” (come recita lo stemma della Fondazione). Questi valori non si declinano in senso mondano. Infatti, essi sono impossibili senza persone radicate in Cristo, che condividono la stessa Vita nello stesso Corpo: quella di Nostro Signore ricevuta nel Battesimo. Ecco perché questo progetto si erge come un seme del Regno di Dio e dura, perché le sue fondamenta non appartengono al mondo.

Ad oggi, la Compagnia ha prodotto quasi 20 opere originali. L’occasione è opportuna per evidenziare un difetto dell’industria del teatro musicale italiano: il vizio di imitare e prendere in prestito dagli americani, invece di supportare e proporre materiale, nuovo o meno, appartenente alla nostra cultura, con storie che ci rispecchiano.

Alcuni importanti musical della Compagnia sono “Chiara di Dio “, sulla vita di santa Chiara al fianco di san Francesco- questo titolo ha richiamato spettatori da tutto il mondo, in replica fissa per dodici anni ad Assisi (Teatro Metastasio); “Un fremito d’ali “, la vita di Padre Pio vista dagli angeli; “San Gabriele dell’Addolorata”; “Notte gitana”; “L’uomo dal turbante rosso”; “Cabaret”; “Patto di luce”; “Via crucis via lucis”, sulle stazioni della Croce raccontate dal punto di vista dell’apostolo Giovanni.  Attualmente la Compagnia è uscita con un nuovo spettacolo: “Mohican”, un racconto di solidarietà nella diversità, una storia d’amore tra una ragazza inglese e un ragazzo delle tribù indiane.

Festa importante nella tradizione del Lago è il Festival “Una canzone per Leo”, concorso canoro in cui gli artisti portano brani ispirati a vita e opere d’arte di Leo Amici (esistono anche coreografie ispirate alle sue lettere).

Il Teatro Leo Amici è il teatro della Compagnia, responsabile anche della “RDL Performing Academy”: la scuola di danza, recitazione e musica; essa ha sede in varie località dove abita la “Fondazione Leo Amici”. Nessuna audizione per accedervi – contrariamente allo standard del sistema artistico accademico professionale – e laboratori teatrali estivi gratuiti. L’edificio dell’Accademia ospita, altresì, luoghi di incontro, studi di fisioterapia e una cappella.

I campi in cui opera la Fondazione (insieme all’associazione DARE) coinvolgono cultura, sport, tempo libero, assistenza sociale, istruzione, salute, disagio giovanile e tossicodipendenza. Inoltre, essa ha offerto servizi umanitari in Africa, Australia, Svizzera, Spagna, Germania e Francia. Ancora una volta, non si tratta di una qualsiasi altra associazione di beneficenza basata su sforzi umani (che finiscono sempre nella Morte): queste persone vivono testimoniando Dio, portando vita vera. Tale è la Vita Eterna, e il prendersi cura dell’esistenza biologica del prossimo è solo uno dei suoi tanti frutti. Infatti, ovunque si insedi la Fondazione, non manca mai la presenza di una cappella.

Fondamentale citare chi ha contribuito a far diventare realtà questo sogno, insieme a Leo Amici:

Maria di Gregorio. Sostiene il lavoro di Leo Amici per tutta la vita. Modello d’amore, forma e coordina centinaia di volontari in iniziative sociali e umanitarie.

Daniela Natale. Figlia di Maria, all’età di 14 anni sceglie di offrire il suo servizio per la pulizia dei locali e l’accoglienza di persone bisognose presso la casa di Leo Amici. Il suo soprannome era “unicità”, così considerata da tutti.

Carlo Tedeschi. Pittore, scrittore, regista e autore di tutti i musical del repertorio dalla Compagnia. Continua l’opera di Leo e Maria; la sua arte diventa uno strumento di pace, amore e fratellanza. Si prodiga, in particolare, per la realizzazione dei giovani.

Soggiornare al Lago è fare un’esperienza di comunità. Comunità è condividere con i fratelli, come manifestazione di comunione: nel riconoscere che tutto è dono del Padre, e i doni sono fatti per essere condivisi. Poiché nulla è di nostra proprietà, ma siamo amministratori di ciò che Dio ci dona, prima di tutto la Vita che condividiamo in Cristo Gesù. Quando qualcuno voleva ripagare Leo Amici per il bene ricevuto, questi rispondeva:- “Sai a chi dare questi soldi. Mi hai già ripagato se sei guarito, felice e ami il tuo prossimo “. Pertanto, tutte le attività presenti nel “Piccolo paese”, dal teatro alla sauna, dalle case di accoglienza al ristorante e all’agriturismo, non sono solo svaghi, ma testimonianza di vero amore dato e ricevuto.

 

di Elena Palazzi

Link utili:

https://www.lagodimontecolombo.it/

https://www.ragazzidellago.com/

https://www.fondazioneleoamici.org/

https://www.associazionedare.it/

https://www.carlotedeschi.it/

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