Anche quest’anno, quel sottile filo rosso che unisce l’Argentina a Napoli, ha stretto due popoli nel segno di Diego Armando Maradona.

Ha raggiunto la quarta edizione “Solidarietà Maradoniana”, l’evento solidale che, da ben quattro anni, nel giorno del compleanno del Pibe de Oro, si svolge in contemporanea nel capoluogo partenopeo, nel distretto de La Paternal e a Villa Fiorito.

Un’idea nata dalla volontà di tre persone, Mario Tirozzi, Andrea Colucci e Domenico Russo, ma che adesso gode del supporto di “Sii turista della tua città” e di tante altre associazioni di volontariato, che hanno deciso di abbracciare il progetto.

L’evento si è svolto in tre momenti prevedendo: una mostra fotografica, una parentesi dedicata ai più piccoli nel segno del divertimento e del gioco e poi, la cena presso la mensa sociale di San Vincenzo De Paoli con la successiva distribuzione di pasti alle persone senza fissa dimora tra i quartieri di Napoli.

Pizze, pasta, beni di prima necessità, acqua, caffè, sono solo alcune delle cose donate dalle attività commerciali che hanno partecipato a questa giornata, regalando un momento di serenità nel segno e nel ricordo di un mito che ancora oggi è in grado di unire le persone.

«Sono un fanatico tifoso di Maradona. Durante un viaggio in Argentina, ho conosciuto Rafa Herrera, che si occupa dei meno abbienti lì. Insieme abbiamo pensato di creare qualcosa che potesse, almeno una volta all’anno, nel nome di Diego, tutti i suoi “fratelli“», racconta Mario Tirozzi, uno degli ideatori di questa giornata e proprietario della pizzeria “Apprendista Pizzaiolo” di San Nicola La Strada in provincia di Caserta.

«Per impegni lavorativi, ho passato il testimone dell’organizzazione ai ragazzi dell’associazione “Sii turista della tua città”, ma ovviamente, non posso fare a meno di essere parte attiva di questo momento attiva», prosegue Mario.

Tutte le realtà coinvolte, nel condividere gli ideali di sostegno ed impegno a favore del prossimo, non stanno facendo altro che “tendere la mano”, così come ha fatto il campione argentino nel corso della sua vita.

di Annatina Franzese

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