BOLOGNA. Ha raccolto quasi 10 milioni, in poco più di una settimana, l’sms solidale  destinato alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna. A fornire il dato è l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, a margine dell’Assemblea legislativa durante la quale ha fatto il punto sul sisma. Il conto di quanto viene raccolto e’ aggiornato ogni giorno ed e’ visibile sul sito del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
I DANNI ALL’ECONOMIA. Intanto i danni all’economia locale sono incalcolabili e nel triste conteggio rientra anche quella sociale. Tra chi ha subito danni c’è il microbirrificio artigianale Vecchia Orsa di Crevalcore (Bologna), nato per iniziativa della cooperativa sociale FattoriAbilità, che sta portando avanti un’idea di lavoro dignitoso per alcune persone con disagio psichico. Fortunatamente i soci sono già riusciti ad attaccare la cella coibentata per lo stoccaggio, hanno iniziato a svuotare il magazzino al primo piano e hanno istituito la figura del “socio sovventore”. E non si fermano: oggi a partire dalle 19, Vecchia Orsa sarà a BirrAemilia, un’iniziativa per promuovere le birre del territorio e la cultura del consumo consapevole.  Ma anche alcune botteghe equo solidali del modense sono state colpite dal terremoto. Come la bottega d’Oltremare di Cavezzo, ospitata gratuitamente nelle strutture parrocchiali, che si trova proprio in piazza di fianco al campanile pericolante, la bottega del Sole di Mirandola e quelle nei centri storici di San Felice sul Panaro, Carpi e Cento (Ferrara). Al momento sono tutte chiuse perché si trovano accanto a edifici crollati o dichiarati inagibili dalla Protezione civile. Anche il magazzino di Altraqualità, nel ferrarese, è stato chiuso per alcuni giorni prima di ripartire normalmente proprio ieri.
COOPERATIVA OSPITALE.  Il cortile della villa della cooperativa sociale Nazareno di Carpi, invece, «si è trasformato in tendopoli per ospitare alcuni ragazzi disabili, i loro familiari e anche gli operatori che non se la sentono di dormire in casa o non possono tornarci perché abitano nelle zone più colpite dal sisma» dice il presidente Sergio Zini. «Abbiamo potenziato l’attività all’aperto con alcuni gazebo – fanno accoglienza, riabilitazione, attività espressiva, inserimento lavorativo, produzione e vendita di manufatti – mangiamo insieme nel giardino ma fortunatamente non abbiamo subito grossi danni, a parte un appartamento nella zona rossa di Carpi e il centro per minori Casa delle farfalle di Fossoli che si trova proprio vicino alla chiesa crollata. I ragazzini li abbiamo mandati tutti in vacanza prima del tempo», conclude Zini.
PER SAPERNE DI PIU’
I fondi raccolti in tempo reale
Gli aggiornamenti della Protezione Civile

di Davide Domella

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