ROMA. Dalla Corea del sud parte lo slogan “Every Donor is a hero” (ciascun donatore  è un eroe), la cui eco giungerà in tutto il mondo. Oggi, infatti, si celebra la  Giornata Mondiale del Donatore di Sangue e la capitale coreana è stata scelta come sede delle celebrazioni  da cui si snoderanno manifestazioni ed eventi per incrementare l’informazione e la consapevolezza nella popolazione dell’importanza della donazione.
ITALIA. Attenendosi agli ultimi rapporti stimati dall’AVIS, i donatori in Italia rappresentano circa il 2,9% della popolazione, per un totale di circa 1.600.000 persone. Ma da un’analisi più approfondita dei dati si nota una disomogeneità nella presenza di donatori nelle regioni: mentre si riscontrano picchi altissimi di donatori attivi nella zona nordorientale, il mezzogiorno sembra piuttosto lontano dal raggiungere l’autosufficienza in materia di quantità di sangue adeguata alle esigenze della popolazione  e l’unico modo per ovviare a ciò è il sostegno proveniente dalle regioni con più volontari. Lino Di Martino di AVIS avverte: «La cultura è un falso problema, quello che si rende fortemente necessario nelle regioni meridionali è un livello di informazione che sia congruo alle esigenze della popolazione».
Inoltre, Francesco Sessa di Fratres informa che negli ultimi 20 anni la situazione sembra essere migliorata solo dal punto dei donatori periodici: «Grazie ai donatori che già conosciamo possiamo garantire un buon livello di qualità del prodotto e di farmaci emoderivati. Ma il nostro obiettivo è quello di ottenere sempre più donatori per sopperire a tutte le esigenze, non ultima proprio quella della qualità».

di Claudia Di Perna

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