marazziti-scROMA – Divide i parlamentari, agita l’opinione pubblica. È il reato di clandestinità, è la punta di un iceberg che si chiama legge sull’immigrazione. Che dopo l’ennesima, ma stavolta evidente, tragedia di Lampedusa, fa discutere più che mai. “Non fa parte del nostro programma elettorale” tuona Beppe Grillo e gela i due senatori dell’M5s che mercoledì hanno presentato, facendolo approvare, un emendamento per l’abolizione del reato. E sembra stallo.
Ma una proposta c’è: è quella di Mario Marazziti, deputato di Scelta Civica che ha appena visitato il Cie di Lampedusa. Mette la sua firma su due iniziative di legge, una sull’immigrazione e una sul diritto di cittadinanza agli immigrati.
“E’ da luglio che proponiamo un percorso alternativo alla Bossi-Fini: dobbiamo creare dei corridoi di transito per le persone che fuggono dalle zone di guerra – afferma Marazziti – I profughi devono poter fare domanda d’asilo già dai Paesi di partenza. Basta viaggi disperati, basta morti: servono gestione condivisa e responsabilità”.

L’idea dell’onorevole, caduta nel silenzio per mesi, è quella di creare un collegamento invisibile tra le ambasciate: “Penso a una collaborazione tra gli uffici diplomatici italiani e quelli dei Paesi all’origine del flusso migratorio, Libia, Tunisia, Eritrea. Sarà più facile gestire le informazioni e i flussi migratori diventeranno legali”.
Una corsia protetta, insomma, per chi fugge dalle guerre e cerca la salvezza in un altro Paese. Ma non senza Europa: “Lampedusa deve diventare un centro di accoglienza europeo: chi arriva in Italia potrà chiedere il di diritto di asilo per tutti gli altri Paesi”.
Questo non è un problema italiano, sottolinea Marazziti, è un problema europeo anche perchè molti immigrati approdano qui ma poi si muovono per raggiungere i propri familiari in Germania, Francia, Svezia. “Non possiamo gestire questi fenomeni da soli ma dobbiamo richiamare alla responsabilità le istituzioni europee e convincerle che l’emergenza profughi sarà gestita in modo condiviso”.
E per l’emergenza Lampedusa invita a far presto: “I soldi ci sono” e sul reato di clandestinità aggiunge: “Quel reato ha un valore simbolico, perché non riempie più le carceri come una volta; è più che altro qualcosa di odioso: è assurdo salvarsi da un naufragio e poi essere colpevoli di essere vivi”.

di Alice Martinelli 

 

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