Contribuire a salvare il Pianeta con un click è possibile e non è mai stato così facile. Se la tecnologia è la causa principale del cambiamento climatico, può esserne anche la soluzione. Grazie a internet, per esempio, oggi è possibile riforestare il Pianeta senza doversi nemmeno sporcare le mani. In pochi minuti, infatti, è possibile piantare un albero o addirittura un’intera foresta: Ong e organizzazioni no profit danno la possibilità, a chi vuol fare la propria parte per l’ambiente senza troppe complicazioni, di dar vita al proprio bosco, direttamente dal divano di casa. Piantare alberi, d’altronde, si è dimostrata una delle soluzioni più efficienti e pratiche per combattere il cambiamento climatico, in quanto boschi e foreste sono in grado di sequestrare grandi quantità di CO2 libera in atmosfera.

A meno che non si vuol far crescere una quercia sul balcone di casa o sul pianerottolo, diventare “farmer digitali” è un modo innovativo per entrare in contatto con la natura, almeno virtualmente, ma sopratutto, per sentirsi partecipi della soluzione e non solo del problema climatico. Poter piantare un albero con tale facilità rappresenta una speranza per tutti gli ecosostenitori disillusi dall’inconsistenza delle politiche ambientali dei governi. Una speranza per coloro che credono nella possibilità di tener testa al sentimento di impotenza che si prova di fronte ad una sfida globale come la crisi climatica, ed evitare di dover ancora sentire il sapore acre in bocca di una sconfitta quasi annunciata. Restituire al Pianeta parte del suo ecosistema è la chiave per riequilibrare una bilancia che pesa ancora a sfavore della natura, con la quale l’uomo ha perso il suo naturale legame simbiotico. Ignorandone il ruolo di madre e di casa comune e attribuendone il valore di una merce che non dovrà mai pagare, ha finito per comprometterne la sopravvivenza.

E con la sopravvivenza della natura, la sua stessa. Grazie alla riforestazione però, oltre ad aiutare l’ecosistema, si può ristabilire anche la connessione e l’interdipendenza con chi lo abita. Ripristinare le foreste non solo riduce il rischio di siccità e di calamità naturali ma genera posti di lavoro, incrementa il benessere delle comunità locali e aiuta il turismo. Ha un ruolo cruciale soprattutto nel proteggere la biodiversità, da cui dipende anche la nostra sopravvivenza, dato che l’85% delle specie terrestri vive proprio nelle foreste tropicali. Tree-nation, tra le più importanti organizzazioni no profit del settore, nata nel 2006 in seguito ad un singolo progetto in Niger, ad oggi è stata in grado di piantare 26 milioni di alberi in più di 90 diversi progetti di riforestazione in 5 continenti, con un saldo positivo per l’ambiente di 3 milioni e mezzo di tonnellate di CO2 compensate. Riconosciuta nel 2007 partner ufficiale dell’UNEP, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, l’organizzazione fondata da Maxime Renaudin ha visto crescere sensibilmente i suoi numeri negli ultimi anni. Nel corso del 2022 sono stati piantati 11.458.400 alberi.

Un risultato considerevole che non soddisfa ancora l’obiettivo degli organizzatori di 14 milioni di nuovi alberi ogni anno. Attraverso innovativi software come l’albero virtuale e la foresta online, Tree-nation ha coinvolto, fino ad ora, più di mezzo milione di privati cittadini e 13000 aziende, che con un piccolo gesto si fanno promotori di un futuro più sostenibile. Il cambiamento climatico, è ormai risaputo, dipende dalle azioni e dalle scelte di consumo che ogni singolo abitante del Pianeta compie ogni giorno. Ogni condotta personale ha conseguenze dirette e indirette sul clima globale e condiziona, direttamente o indirettamente, le scelte dell’intera società. Consci o meno della propria responsabilità individuale, molto spesso ci si trova davanti all’impossibilità di far coesistere scelte ecosostenibili con la vita quotidiana, sia privata che lavorativa. A parte manifestare in piazza, fare la raccolta differenziata e stare attenti alle proprie abitudini quotidiane, non è sempre facile per una singola persona compiere azioni a favore del clima. Il compito di supportare e facilitare la volontà dei cittadini di ridurre il proprio e l’altrui impatto sull’ambiente spetta in larga parte ai governi, che, però, ancora stentano a mettere a disposizione della popolazione i mezzi necessari per contrastare la crisi climatica. Da questo presupposto si può comprendere l’urgenza di supportare le iniziative private per la lotta ai cambiamenti climatici, che forniscono concreti strumenti individuali per essere protagonisti di un cambiamento positivo.

di Valerio Orfeo

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