MILANO – Visita al carcere di San Vittore del Capo dello Stato. Giorgio Napolitano ha incontrato i detenuti, il personale e i volontari nella storica rotonda del penitenziario milanese e visiterà un raggio del carcere. «Nessuna parte vorrà negare gravità ed emergenza della questione carceraria» ha detto il Capo dello Stato. Nel pomeriggio la visita di Napolitano a Milano proseguirà con un intervento all’Ispi in occasione delle celebrazioni degli 80 anni dell’istituto. Il rientro a Roma è previsto per giovedì mattina.

AMNISTIA – Le ragioni della visita sono legate alla grave situazione delle carceri italiane il cui sovraffollamento (quasi 66 mila detenuti per 47 mila posti) è solo uno degli aspetti critici. All’esterno del penitenziario di San Vittore il Capo dello Stato ha incontrato un presidio del partito Radicale. «Se mi fosse toccato mettere una firma lo avrei fatto non una ma dieci volte». Giorgio Napolitano ha così risposto al radicale Marco Cappato che invocava un provvedimento di amnistia, sottolineando che tuttavia occorre un voto del Parlamento. «La cosa a cui non mi posso arrendere – ha continuato – è che si dica: o l’amnistia o non si fa nulla». «Bisogna fare tutto quello che è possibile tenendo fermo che, se non si può avere il consenso in Parlamento, non passa». Il capo dello Stato ha aggiunto: l’amnistia «non è il provvedimento di grazia che io posso fare, qualunque cosa pensi il Parlamento».

LA VISITA – Questo pomeriggio il presidenmte della Repubblica andrà all’Ispi per tenere una prolusione su «L’Italia e la politica internazionale». In questa occasione saranno ricordati gli ottanta anni di attività dell’Istituto fondato nel 1934 da Leopoldo Pirelli. La giornata si concluderà con una cena riservata. Il presidente rientrerà a Roma giovedì mattina.
di Corriere Redazione Milano online

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