O.P.G. REGGIO EMILIA – Un uomo all’interno dell’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia: è stato trovato deceduto ieri pomeriggio, all’interno del reparto in cui era sottoposto alla misura di sicurezza, dal personale medico. A darne notizia è il Sappe, che prende spunto da questa morte per ribadire ancora una volta la necessità di chiudere al più presto gli ospedali psichiatrici giudiziari. “Non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo, dovuti, molto probabilmente, alle precarie condizioni di salute degli internati”, afferma in una nota Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe. “Gli ospedali psichiatrici giudiziari dovrebbero essere dismessi e gli internati, secondo un principio di territorialità, dovrebbero essere gestiti dalle Ausl competenti”, sottolinea Durante.
In Emilia-Romagna, nel 2010, ricorda il segretario del Sappe, venne firmato un protocollo d’intesa tra l’amministrazione penitenziaria e la Regione che prevedeva la dismissione dell’Opg e la costruzione di una nuova struttura che ospiti circa 40 internati. I lavori per la costruzione di questo edificio (che dovrebbe sorgere in un’area adiacente all’attuale carcere di Reggio Emilia), fa sapere Durante, dovrebbero essere appaltati dall’1 gennaio 2014, ma perché il progetto possa andare in porto è necessario che “le altre regioni, come il Veneto nel caso specifico, si dotino delle medesime strutture”. Attualmente, a Reggio Emilia, ci sono circa 210 internati, di cui circa 50 sono all’esterno in licenza. “L’attuale struttura potrebbe essere riconvertita in casa circondariale o di reclusione, in modo da avere circa 300 posti detentivi in più in regione” e da salvaguardare il posto di lavoro degli agenti, conclude Durante.

di redazione web

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