A fine 2020 gli stranieri residenti in Campania erano 257.053 (il 5,1% del totale nazionale), con un’incidenza del 4,5% sul totale della popolazione residente in regione. Il dato emerge dal Dossier Immigrazione 2021 redatto dal Centro Studi e Ricerche IDOS, in collaborazione con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”. In controtendenza rispetto al calo registrato su base nazionale, nel corso dell’anno sono aumentati dello 0,9%, valore poco più che doppio rispetto a quello registrato nelle altre regioni del Sud Italia (+0,4%). A livello provinciale, invece, si osservano due differenti tendenze: un incremento della popolazione straniera residente nelle province di Napoli e Caserta (rispettivamente +1.757 unità e +1,4%; e +1.032 unità e +2,1%) e un decremento in quelle di Benevento e Avellino (rispettivamente -419 unità e -4,3%; e -322 unità e -2,4%). I nuovi nati stranieri nel 2020 sono stati 2.299, il 5,1% del totale regionale.

Si riducono poi le acquisizioni di cittadinanza. Tale riduzione, comune a tutte le province della Campania (-60,5% nella provincia di Benevento; -51,8% in quella di Napoli; -40,1% in quella di Salerno; -37,6% in quella di Avellino e -23,1% in quella di Caserta) e alle regioni del Sud Italia nel loro complesso (-29,0%), è in controtendenza rispetto al dato nazionale, che registra un incremento del 4,5% rispetto al 2019.

Riguardo la distribuzione della presenza, come il resto d’Italia la Campania si conferma un territorio multietnico con 169 nazionalità differenti. Più della metà risiede nella provincia di Napoli (129.560), il 21,6% in provincia di Salerno e il 19,2% in quella di Caserta, mentre le province di Avellino e Benevento confermano la loro minore attrattività migratoria.

Sui permessi di soggiorno i dati del ministero dell’Interno indicano che al 31 dicembre 2020 sono 161.411 i cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno in Campania, di cui il 43,3% (69.946) con un permesso a termine e il 56,7% con un permesso di lungo periodo (91.465). Dal confronto con l’anno precedente, emerge l’aumento del numero dei titolari di un permesso rilasciato per motivi familiari (pari a 37.132, il 53,1% del totale), mentre diminuisce quello dei titolari di un permesso per lavoro (18.138; il 25,9%) e per motivi di protezione internazionale ed ex umanitari (9.115; il 13,0%).

Per i dati sull’accoglienza a fine 2020 gli immigrati presenti nelle strutture della regione erano 5.815, di cui 3.902 ospitati nei Centri di accoglienza straordinari e 1.913 nella rete Sai/ex-Siproimi. Rispetto al 2019 il numero degli stranieri accolti è diminuito del 18,3%, riduzione che è proseguita anche nei primi sei mesi del 2021 (-7,1%, per un totale di 5.403 presenze a fine giugno).

Ci sono poi gli studenti stranieri iscritti in Campania che nell’anno scolastico 2019/2020 risultano essere più di 28mila. Sono prevalentemente di origine europea (il 48,0% del totale, con una quota maggiore di studenti provenienti dall’area centro-orientale del continente); seguono, nell’ordine, gli africani (22,5%), gli asiatici (21,0%) e gli studenti dei paesi del continente americano (8,4%). Caso peculiare è quello degli studenti provenienti dall’Ucraina che in Campania sono la seconda nazionalità più rappresentata, pari al 13,2% di tutti gli alunni stranieri.

Infine i numeri su occupazione e imprenditoria: su un totale di oltre 1.600mila occupati in regione, il 6,7% è straniero. Gli occupati stranieri in quasi la metà dei casi (46,5%) svolgono lavori manuali non qualificati e solo una quota marginale (3,1%) ricopre ruoli da dirigente o svolge professioni intellettuali e tecniche. Alla fine del 2020 le imprese a conduzione immigrata in regione sono 48.339 e rappresentano l’8,0% del totale delle imprese campane e il 7,7% delle imprese “immigrate” a livello nazionale.

di Giuliana Covella

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