Napoli non dimentica Julian Assange, il fondatore di Wikileaks attualmente rinchiuso nel carcere di massima sicurezza inglese di Belmarsh per aver reso pubblici nel 2010 documenti classificati come sensibili attraverso dei cablogrammi. Domani pomeriggio alle 15.30 Julian Paul Hawkins, questo il vero nome di Assange, riceverà la cittadinanza onoraria con una cerimonia nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. L’iniziativa si inserisce in un programma fitto di celebrazioni del coraggio dimostrato da Assange in favore della libertà di stampa a cui parteciperà anche sua moglie, l’avvocato Stella Moris.

Il programma- Dopo la proiezione, ieri mattina, del film “Ithaka, a fight to free Julian Assange” del regista Ben Lawerence al Cinema Modernissimo, gli eventi curati dal comitato napoletano Free Assange Napoli prevedono per il pomeriggio di oggi, giovedì 9 novembre, un Assange tour a partire dalle 16.30 a Calata Trinità Maggiore durante il quale a Stella Moris saranno mostrate le opere nel centro antico di Napoli ritraenti Julian Assange. Alle ore 18 presso l’Asilo Filangieri di vico Maffei ci sarà un dibattito dal titolo “Se le guerre possono nascere dalle bugie, possono essere fermate dalla verità – media e conflitti ai tempi della detenzione di Assange’’. A parteciparvi, oltre a Stella Moris, giornalisti, scrittori e attivisti. Stasera alle 20.30 al Giardino Liberato di Materdei, sarà proiettato il film “Hacking Justice” film che ricorda la vicenda di Julian Assange. Domani mattina saranno inaugurati in città due nuovi murales: alle 10.30 il Murale Edie in via Cisterna dell’Olio e alle 12.30 quello di Trisha Palma in via Arcangelo Ghisleri a Scampia con contestuale conferenza stampa Verso il Day X alla presenza della moglie di Assange. Alle 15.30, clou del fitto programma, il conferimento della cittadinanza onoraria come richiesto all’assise cittadina dal Comitato Free Assange di Napoli. Successivamente dalle 17 alle 18 una performance denominata “Anything to say” con attori, scrittori, drammaturghi. Alle 20.30 alla Fondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli nuova proiezione “Ithaka, a fight to free Julian Assange”. Infine, sabato mattina alle 11 in piazza Dante una riproposizione della cella di Assange e una mostra.

Cosa ha svelato Wikileaks e le accusa ad Assange – Tra le rivelazioni di Wikileaks che hanno destato più scalpore quelle sulle torture, uccisioni e altre atrocità da parte dei militari statunitensi impegnati nelle guerre in Afghanistan e Iraq. Per questo motivo, se fosse estradato negli Stati Uniti, Julian Assange rischierebbe 175 anni di carcere con un’accusa penale sino a 18 capi d’imputazione, 17 dei quali ai sensi della legge sullo spionaggio. Dopo 9 anni come rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, Assange è stato trasferito nel 2019 nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh considerata da molti attivisti che si battono per la sua libertà “la Guantanamo d’Occidente’’. Tra le prime accuse ad Assange quelle per un presunto stupro ai danni due donne in Svezia, procedimento poi archiviato nel 2019. Nel periodo in cui le accuse erano in piedi, la magistratura del Paese scandinavo ha cercato di ottenere l’estradizione dal Regno Unito e per questo motivo si era rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra prima di essere trasferito 4 anni fa a Belmarsh dove sta scontando la pena. Nel mondo restano tanti i comitati, i movimenti che chiedono la liberazione di Julian Assange.

di Antonio Sabbatino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui