STRASBURGO. Un passo avanti per la sicurezza stradale in Europa. Entro il 2015, in tutti i veicoli dovrà essere installato il dispositivo eCall per allertare automaticamente i soccorsi in caso di gravi incidenti stradali. L’obiettivo dell’eCall è garantire la comunicazione automatica ai servizi di emergenza, tramite il 112 unico, per ridurre il numero delle vittime della strada e garantire assistenza qualificata nel minor tempo possibile.
Tante sono le vittime della strada, soprattutto tra i giovani: con il binomio prevenzione e nuove tecnologie è possibile arginare questo fenomeno. Secondo una delle ultime statistiche, elaborata all’interno dell’Unione Europea, ogni anno oltre 40mila persone muoiono a causa di un incidente stradale e 150mila persone sono affette da invalidità permanente. «Dal momento che l’approccio volontario non ha prodotto risultati – hanno dichiarato i correlatori  Olga Sehnalova e Dieter-Lebrecht Koch – esortiamo la commissione a proporre misure legislative il prima possibile per assicurare che il sistema eCall sia obbligatorio in tutti i paesi dell’Ue entro il 2015».
L’ITER – La semplice raccomandazione non ha prodotto gli effetti desiderati, i parlamentari non gettano la spugna. «Gli stati membri – spiega Raffaele Baldassarre del Ppe – complici le compagnie telefoniche, hanno pensato di non investire sulla salute dei cittadini, fermati dal gap infrastrutturale. Di fatto l’eCall è stato un fallimento, solo lo 0,7 dei veicoli è provvisto del dispositivo. Ora si va avanti con l’obbligatorietà, questo determinerà un abbassamento dei costi d’installazione». Secondo i calcoli, forniti dall’Ue, per ogni veicolo occorrono circa 100 euro per aggiungere il servizio di chiamata salva-vita. Nessun occhio vigile, stile Grande fratello, verrà posizionato sugli automobilisti, per seguire spostamenti e tracciare percorsi. La rilevazione, tramite satellite e il messaggio al 112, avverrà solo in caso d’incidente e nel pieno rispetto della privacy. Attivo in tutta l’Unione Europea, localizzerà in automatico il punto esatto del sinistro superando i gap linguistici di viaggiatori e turisti che si spostano da un paese all’altro.
PER SAPERNE DI PIU’
Il sito del Parlamento Europeo 

di Stefania Melucci

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui