DSCN1823ROMA – Nasce la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale. Realizzata dalla Cooperativa sociale Spes Contra Spem e adottata per la prima volta in Italia dal Policlinico Gemelli di Roma, la Carta si pone l’obiettivo di ridurre le difficoltà di accesso alle cure per i disabili, garantendo loro un uguale trattamento da parte delle strutture ospedaliere. Dunque non diritti speciali per i portatori di handicap, ma la presa di coscienza che le loro limitazioni fisiche o psichiche hanno bisogno di strumenti e percorsi adeguati per essere rimosse.
AL GEMELLI – Presentata a Roma presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia del Policlinico Gemelli, la Carta elenca in quattordici articoli i diritti che vanno garantiti ai disabili: dall’accesso alla struttura e alla rimozione delle barriere architettoniche, al rispetto dei tempi e delle necessità dei pazienti che, quando si tratta di persone con disabilità cognitiva, possono essere più lunghi e complessi. L’esperienza di un ricovero, delle attese in ospedale, delle file agli sportelli, dello stress per un esame invasivo è faticosa per tutti ma per una persona con disabilità queste difficoltà si possono sommare a disagi preesistenti con effetti a volte traumatici sui pazienti. Se si calcola poi che in Italia, secondo gli ultimi dati Istat presentati durante il convegno, le persone disabili si recano in ospedale il doppio rispetto ai non disabili, ci si rende conto che i nostri nosocomi sono impreparati a gestire un alto flusso di pazienti. A parte pochi progetti isolati, come il pioneristico D.A.M.A., gli ospedali italiani non sono infatti dotati di percorsi specifici per persone con handicap, con conseguenze sia sul paziente che sul funzionamento della stessa struttura.
PANOCCHIA – Partendo dalla “Carta europea dei diritti del malato”, nella “Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale” i singoli diritti vengono modulati in base alle necessità delle persone disabili e adattati ai bisogni che, caso per caso, sono espressi, per riconoscere alle persone con disagio il pieno diritto alle cure ospedaliere con l’obiettivo di rendere le strutture sanitarie adeguate alle loro esigenze fisiche, psicologiche e sensoriali. In questo senso il Policlinico Gemelli di Roma ha inserito all’interno del suo piano aziendale una sempre maggiore personalizzazione. Già attivo è, ad esempio, il percorso per ipovedenti. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato Nicola Panocchia dirigente medico del Policlinico Gemelli di Roma – è quello di migliorare ancora di più i servizi. Ci stiamo attrezzando per ottimizzare la nostra offerta ai disabili con l’obiettivo non di ghettizzare questo tipo di pazienti creando un reparto ad hoc ma, al contrario, di realizzare una struttura che deve sapere adattarsi sempre meglio al paziente». La presentazione della Carta è solo il primo passaggio cui seguirà la formazione del personale sanitario attraverso percorsi specifici per lavorare sull’abbattimento delle barriere culturali e la scarsa conoscenza di questa realtà da parte di medici e infermieri. Infine la parte pratica: l’istituzione, all’interno delle strutture Ospedaliere, di percorsi assistenziali specifici per le persone con disabilità.

di Antonella Migliaccio

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