di Mirko Dioneo
ROMA. Il governo Monti si è impegnato a realizzare la stabilizzazione del 5 per mille, inserendola nella cosiddetta Delega fiscale. Una frase asciutta, quella usata dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi: «Verrà anche razionalizzato e stabilizzato l’istituto del 5 per mille». Una frase che, tuttavia, è servita a suscitare una serie di reazioni. E’molto positiva la notizia della stabilizzazionedel cinque per mille annunciata dal Governo. Spiegano, per esempio, gli esponenti del Forum Nazionale del Terzo Settore: «Sarebbe una svolta decisiva per uno strumento di sussidiarietà fiscale, nato in via sperimentale nel 2006, che consente al contribuente di dedicare il cinque permille della propria imposta sul reddito a sostegno delle attivita’ delle organizzazioni di terzo settore». E tuttavia, quelli del Forum avvertono: «Il cinque per mille è nato come strumento disussidiarieta’ e come tale deve rimanere: la libera scelta dei cittadini va salvaguardata. Va piuttosto selezionata e qualificata la platea dei soggetti beneficiari attraverso la precisazione dei requisiti di accesso. Infine, il tetto introdotto dalle ultime finanziarie ha fortemente ridimensionato l’entità delle risorse devolute dai contribuenti e limitato le potenzialita’ delle organizzazioni sociali».
 

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