ROMA. L’Unione Europea, al fine di soddisfare il fabbisogno energetico dei Paesi del terzo mondo, ha deciso di contribuire in Burkina Faso, all’avvio dei lavori del più grande impianto fotovoltaico, finora costruito in Africa, che fornirà 32 GW/h di potenza all’anno, pari al 6% della produzione di corrente elettrica del Paese.
LE BANCHE. Il progetto, sostenuto, dall’Ue con 25 milioni di euro, dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e dall’Agenzia francese per lo Sviluppo (Afd), mira a coprire il consumo energetico di circa 400 mila persone e sarà composto da 96.000 pannelli solari installati a Zagtouli, alla periferia della capitale Ouagadougou del Burkina Faso.
“Piú di un miliardo di persone del pianeta non ha accesso all’elettricità, metà delle quali in Africa, questo è uno dei piú grandi freni per lo sviluppo del Continente”, ci tiene a precisare il commissario europeo per lo Sviluppo Andris Piebalgs. Il nuovo impianto ad energia solare in Burkina Faso “dimostra che l’Ue si è impegnata a sostenere un cambiamento necessario in Africa per la produzione di energia sostenibile”, prosegue Piebalgs.
Il deficit energetico che si registra nei Paesi africani è molto gravoso, in quanto appare troppo legato alle importazioni di combustibili fossili da Paesi terzi, con gravi ripercussioni per l’ambiente e per i costi da sostenere per i governi. In tal modo, invece, il Burkina Faso dotandosi di impianti capaci di generare energia pulita, pone le basi per l’avvio di un percorso virtuoso che potrà portare benefici già nel breve periodo, incrementando l’accesso della popolazione locale all’elettricità, fermo ad oggi solamente al 15%.
ALTRI PROGETTI. Anche in Tanzania crescono gli investimenti per le energie alternative, grazie ai 2000 pannelli solari installati nella regione di Kigoma, nella parte occidentale dello Stato dell’Africa orientale e precisamente nei pressi del lago di Tanganyika.
Il progetto, finanziato per 3,7 milioni di euro dalla Millennium Challenge Corporation, prevede la sostituzione dei generatori elettrici alimentati a diesel, con pannelli solari che forniranno energia a 135mila persone e in particolare a ospedali, scuole, mercati rurali.
In Tanzania più del 60% della popolazione non ha accesso all’elettricità e la regione Kigoma è tra le più povere del Paese

di Nicola Clemente

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui