armi ROMA – La Camera dei deputati ha approvato oggi all’unanimità il Trattato sul commercio delle armi delle Nazioni Unite (Arms Trade Treaty).
«Il Trattato è il primo strumento internazionalmente vincolante – afferma la relatrice del provvedimento, l’onorevole Lia Quartapelle – che norma la vendita di armi convenzionali e proibisce automaticamente agli Stati contraenti di commerciare armi con paesi colpiti da embargo o coinvolti in crimini internazionali e contro l’umanità.»
L’approvazione del Trattato avviene in un momento simbolico: dopo le parole del Papa, che ha esortato a “dire no alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale”, ma soprattutto quando l’attenzione del mondo è concentrata sulla Siria. Dopo l’approvazione del Senato, prevista per la prossima settimana, il Trattato entrerà in vigore e l’Italia sarà tra i primi cinque paesi al mondo che ratificano il Trattato, prima dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 24-26 settembre. Il Trattato, approvato a larghissima maggioranza dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 aprile di quest’anno, aperto alla firma degli stati il 3 giugno e gia’ sottoscritto da 83 paesi, definisce per la prima volta gli standard internazionali per la compravendita di armi, il cui giro d’affari e’ stimato intorno ai 60 miliardi di dollari, legandoli al rispetto dei diritti umani; non disciplina l’uso domestico, ma richiede che gli stati si dotino di normative nazionali sul trasferimento delle armi e delle loro componenti.
AMNESTY – Amnesty International ha espresso soddisfazione per il voto unanime con cui oggi la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge. «Auspichiamo un voto altrettanto unanime e sollecito in Senato» – ha dichiarato Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia. «Ogni anno la violenza delle armi provoca nel mondo almeno 500.000 morti. Quanti altri ce ne saranno prima che il Trattato entri in vigore, col raggiungimento della 50esima ratifica?»

di Francesco Gravetti

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