Da oggi sono in programma tre spettacoli di guarattelle a cura di tre artisti che giungeranno a Scampia, presso il Raggio di Sole, per donare delle ore spensierate ai piccoli della vela celeste. Sin dall’inizio del dramma della Vela Celeste le associazioni Senza Confini ed Universal Center, che operano presso il centro Raggio di Sole a Scampia, si sono adoperati per accogliere tutti i giorni circa 50 bambini della vela celeste.
Piscine, giochi e tante attività organizzate in modo totalmente volontario, con il supporto di altre realtà del terzo settore del territorio, tra cui: Chi rom e…chi no, l’Uomo e il Legno, Punto Lettura Chiaiano, ArciScampia, Occhi Aperti CasArcobaleno, il direttivo della Consulta delle Associazioni e delle odv della Municipalità 8, e volontari del quartiere provenienti dalle vele e da altri rioni di Scampia.
Ma c’è ancora bisogno di aiuto per supportare al meglio i tanti bambini sfollati. Per questo le associazioni incontreranno presto i referenti del comune per l’infanzia affinché il comune faccia la propria parte.
Il programma dello spettacoli di burattini:
- 31 luglio ore 15.00 Selvaggia Filippini in “Io Pulcinella”.
- 5 agosto ore 15.00 Lisa Bencivenni in “Storie di Pulcinella”.
- Data da definirsi, Giovanni Iannitto in “Pulcinella e il cane”.
Maria Vanacore, Presidente dell’Aps Senza Confini e coordinatrice delle attività per l’infanzia del Raggio di Sole Scampia, dichiara: “La magnifica solidarietà nei confronti di questi bambini e quanto possiamo fare tutti per loro deve essere la priorità assoluta in questa situazione di emergenza. Il nostro buon senso ci ha spinti subito ad aprire le porte del Raggio di Sole, non potevamo lasciarli in mezzo a tanti adulti affranti per non poter dare loro delle certezze in merito a cosa sarà della loro casa. Quindi dedicare loro uno spazio di spensieratezza ci è sembrata la cosa più giusta da fare”.
Biografia degli artisti burattinai –
Selvaggia Filippini dal 2000 fa spettacoli di Guarattelle, i classici burattini a guanto della tradizione napoletana. Le guarattelle sono una tradizione orale che vanta più di 500 anni di vita, già Gianbattista Basile li nomina nel suo Pentamerone. Da allora tanta acqua è passata sotto ai ponti, ma i canovacci delle storie di Guarattelle sono rimasti sostanzialmente gli stessi con l’unica variante che è affidata all’interpretazione degli stessi. Selvaggia Filippini è ad oggi, una delle poche donne a continuare l’antica Arte delle Guarattelle Napoletane. Le Guarattelle sono lo spettacolo di burattini, di tradizione orale, tipico della città di Napoli. Infatti il protagonista è sempre Pulcinella, con la sua voce caratteristica data dallo strumento della Pivetta. Le storie (o canovacci) sono molteplici e di diversa durata a seconda delle situazioni, ogni canovaccio, o scena delle Guarattelle ha un sottotitolo come ad esempio “Pulcinella e il cane” “Pulcinella e il Guappo” etc. La forza e la bellezza delle Guarattelle sta proprio nel fatto che non avendo una struttura fissa di spettacolo, lascia molto spazio al dialogo e all’interazione con il pubblico, che si sentesubito partecipe e protagonista in prima persona. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, lo spettacolo di Guarattelle è adatto a tutte le età: dai primi anni di vita fino alla vecchiaia, chiunque riesce ad identificarsi e a ridere insieme a Pulcinella.
Lisa Bencivenni è nata nel 1983 a Firenze ma ben presto si sposta fra Napoli, Spagna ed Argentina per formarsi e dedicarsi all’indefinitezza della vita attraverso il teatro di figura e la ludopedagogia cercando di bonificare dalle piante domestiche i cuori di chi l’ascolta lasciandosi ascoltare. In particolare, da qualche anno, concentra la sua ricerca sul teatro lambe-lambe ovvero una tecnica di teatro in miniatura dedicata ad una persona alla volta.
Giovanni Iannitto è un allievo burattinaio, formato presso i guarattellari storici, dove ha appreso l’arte e la tradizione dei burattini napoletani. Oltre al suo lavoro con i burattini, Giovanni è un membro attivo del collettivo Delirio Creativo, guidato da Raffaele Bruno. Questo collettivo è dedicato a portare il teatro in carcere, con l’obiettivo di utilizzare l’arte come strumento di riscatto e riflessione per i detenuti. Giovanni Iannitto ama firmare i suoi spettacoli con il nome “El Cabaret de Los Títeres”. Questo pseudonimo non è solo un marchio artistico, ma un tributo all’importanza degli accompagnatori e collaboratori con cui condivide ogni performance. “El Cabaret de Los Títeres” rappresenta infatti la sinergia e il lavoro di squadra che rendono ogni spettacolo un’esperienza unica e coinvolgente. Con una combinazione di tradizione, innovazione e impegno sociale, Giovanni Iannitto continua a incantare il pubblico con le sue storie, dimostrando che il teatro dei burattini è un’arte viva e vibrante, capace di toccare il cuore di persone di ogni età e provenienza.