NAPOLI – “Le Agenzie di Cittadinanza. Riflessioni e spunti per la promozione di nuove pratiche di welfare territoriale”: è stato questo il titolo della giornata di studio che si è svolta, questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. Promossa dal Csv Napoli e dal Comune di Napoli, l’iniziativa è stata un’occasione di studio e approfondimento sulla prima sperimentazione delle Agenzie di cittadinanza, ma anche di lancio delle linee guida per la prossima progettazione.
«Nel Comune partenopeo – ha spiegato Giuseppe De Stefano, presidente CSV Napoli – le agenzie di cittadinanza sono nate in tutte e dieci le municipalità. La sperimentazione che oggi chiudiamo ha visto in campo l’auto mutuo aiuto, la banca del tempo e soprattutto l’assistenza domiciliare leggera agli anziani della città. Erano queste – ha concluso – le emergenze che la cittadinanza attiva (il volontariato di questa città) i è offerto di fare per sopperire alle grandissimi carenze economiche».
Sono sempre troppo pochi i fondi per il sociale, dunque, soprattutto in un periodo di crisi dove, invece, ad aumentare è il numero delle persone che hanno bisogno di aiuto: ad esserne convinto è anche lo scrittore e giornalista Paolo Cacciari. «È necessario – ha spiegato – che nel sociale si trovino nuove strade e credo siano proprio quelle che ci indicano le Agenzie che vedono l’integrazione tra volontariato, privato sociale ed intervento pubblico».
di Emiliana Avellino