“Cohousing Frida Khalo” sempre più nel concreto facendo vivere insieme persone con disabilità coniugandolo con laboratori formativi, di orientamento e anche di lavoro che possano garantire un “Dopo di Noi”. Attivo a Pomigliano d’Arco ospita 4 persone e mira a creare un percorso di autonomia abitativa e sociale per una vita più indipendente. Basta seguire il blog creato per informare sull’evoluzione del progetto (https://blog.ambiton25.it/) per capire quanto si è fatto in pochi mesi, dall’imparare a cucinare, al giardinaggio, al disegno, al teatro.
Ed è uno dei progetti nei quali continua ad operare con impegno la Rete Cives nella quale collaborano ADAC APS, Abili alla Vita APS, ASD Real Vesuviana, Solid’Arte e la cooperativa Projenia SCS, promosso in collaborazione con l’Ambito Territoriale N25 ambito 25 che comprende i Comuni di Pomigliano d’Arco e di Sant’Anastasia ).
“Siamo pienamente soddisfatti dei progetti che stiamo realizzando e di quelli che abbiamo in cantiere nel 2025”, commenta il presidente della Rete Cives Giuseppe Fornaro, “soprattutto di ciò che sta emergendo dal progetto che mira al ‘dopo di noi’, ma non è l’unico cui collaboriamo. Con il consorzio Icaro ci occupiamo del servizio civile, e con lo Sportello Adesso Scuola aiutiamo gli insegnanti e chiunque ha bisogno nella scuola di supporto. Le varie attività si svolgono dal lunedì al sabato, lunedì pomeriggio a Madonna dell’Arco nella biblioteca ci occupiamo di nuove tecnologie e ogni terzo lunedì del mese lettura ad alta voce, il martedì pomeriggio teatro, il mercoledì e il giovedì di pomeriggio allenamenti di Showdown (uno sport nato per i non vedenti e gli ipovedenti, ndr), il venerdì laboratorio manuale, il sabato mattina allenamenti di Torball (un gioco sportivo a squadre per non vedenti) in una palestra a San Sebastiano al Vesuvio”.
A livello regionale, sta per partire un progetto finanziato dalla Regione Campania, che vede coinvolti A.S.D.Real Vesuviana, ADAC APS e Projenia SCS e che prevede attività sportive e formative per persone con disabilità visiva e non solo, Taxi sociale per facilitare la mobilità di chi ha difficoltà negli spostamenti, Laboratori di arte manuale.
“Ancora una volta va sottolineata l’importanza di unire le forze per garantire alle persone con disabilità un accesso sempre più ampio a servizi e opportunità”, aggiunge Fornaro, “La Rete Cives nasce proprio con questo obiettivo: mettere in sinergia le diverse realtà associative per ottenere risultati concreti. Oltre ai progetti già avviati offriamo un supporto a 360 gradi nel supporto tiflologico e tecnologico per non vedenti e ipovedenti, attività sportive e inclusive con la Real Vesuviana, laboratori educativi e ricreativi con Solid’Arte, sostegno psicologico e sociale per le famiglie, consulenza legale e fiscale tramite gli sportelli di assistenza, orientamento e supporto burocratico per facilitare l’accesso ai servizi disponibili”. Ma tanto si basa sul volontariato e il Servizio Civile. “La Rete Cives è sempre aperta a nuovi volontari che vogliono dare il proprio contributo all’inclusione e all’autonomia delle persone con disabilità”, conclude il presidente, dunque chi vuole si faccia avanti (Email segreteriacives@gmail.com).