ROMA. Per i ragazzi italiani nati e cresciuti in Argentina si è conclusa oggi la visita nella Capitale resa possibile grazie all’iniziativa del Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano (Modavi) “Voglia d’Italia” . Dodici ragazzi – figli, nipoti e pronipoti dei nostri emigrati – hanno potuto fruire del progetto finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha permesso un vero e proprio scambio socio-culturale tra i giovani italiani d’Italia e quelli nati e cresciuti in Argentina.
MODAVI. «I nostri connazionali all’estero – spiega Irma Casula, presidente del Modavi – hanno dell’Italia un’immagine piuttosto fumosa, in bianco e nero. Con questo progetto abbiamo cercato di restituire la verità, facendo capire a questi ragazzi che l’Italia è cambiata rispetto a qualche decennio fa. Abbiamo voluto rinnovare in loro il sentimento di appartenenza nazionale».
LE TESTIMONIANZE. A descrivere l’avventura romana alla puntata di Frequenza Modavi (la radio del sociale, insieme al Console Generale d’Italia a Bahia Blanca, Pierluigi Ferraro), sono stati due ragazzi protagonisti del progetto. «La mia mamma è italiana, mi ha raccontato molte cose dell’Italia. Ma in Argentina si sente parlare solo di cose vecchie. Io sono innamorata dell’Italia ed entusiasta di visitarla in questi giorni. Ci troviamo molto bene con gli italiani perché abbiamo molto della loro pazzia», ha detto Giulietta. Entusiasta delle sue origini, Juan ha raccontato: «Studiamo a Roma perché è la culla della civiltà occidentale: è un privilegio conoscere tutte le bellezze di Roma. Questo incontro tra Italia e Argentina è stato carico di significati e ci è arrivata tanta solidarietà da parte di tutti».
 

di Francesco Gravetti

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