SALERNO. Istituire una termoculla videosorvegliata dinanzi all’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno per evitare che i neonati ‘indesiderati’ finiscano nei cassonetti dei rifiuti o lasciati nei bagni dei negozi. Per capirci: parliamo della cosiddetta “ruota degli esposti” (quella della Chiesa dell’Annunziata di Napoli era tra le più note) dove lasciare i piccoli dando loro, quasi paradossalmente, l’opportunità di avere un futuro. Magari un’adozione.
L’idea, dal sapore anticamente romantico, è stata lanciata dal direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, in occasione di una visita presso il nuovo ospedale sarnese dove si sta lavorando per dare vita alla specializzazione del parto ‘indolore’. E parlando della vita del nascituro, in un discorso più ampio, il manager ha lanciato l’idea sulla quale si sta lavorando. «Dobbiamo studiare bene i dettagli, ha spiegato Squillante, capire come muoverci». La proposta pare sia nata all’indomani dei fatti di cronaca nazionale che hanno visto involontari protagonisti due neonati: uno lasciato nel bagno di un noto fast-food della Capitale; il secondo in un cassonetto dell’immondizia.
La “ruota degli esposti” potrebbe essere, dunque, una delle risposte ai gravi fatti di cronaca. In Italia stanno ritornando in auge e non solo, come si potrebbe pensare, nel Sud Italia. A Catania come a Padova numerose associazioni, in sinergia con le Istituzioni, hanno dato vita alle termo culle hi-tech garantendo l’anonimato per le mamme disperate.

di Rosa Coppola

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