Alessandro Barba
ROMA – I leoni su due ruote si preparano a volare Verso Londra 2012. L’orizzonte più ambito è il podio, il sogno da realizzare una medaglia olimpica storica. Nell’attesa, il quotidiano si colora di fatica e sudore in palestra, e dello slancio di una nuova sfida: risvegliare l’interesse e la passione per il movimento paralimpico e per il basket in carrozzina azzurro.
Damiano Airoldi, Matteo Cavagnini, Nicola Damiano, Vincenzo Di Bennardo, Galliano Marchionni, Amine Moukhariq, Giulio Mohamed Sanna Alì. Sette sportivi. Sette campioni di wheelchair basket. Sette giocatori professionisti. Sette atleti chiamati alla vittoria, conquistata sul campo da gioco, con un pallone fra le mani e il canestro nello sguardo. Scivolando su parquet nazionali e internazionali su due ruote. Quelle di una carrozzina.
OLIMPIADE DOPPIA – Sette lottatori a cui la disabilità non ha spento volontà e coraggio, divenendone al contrario il motore propulsivo. Il 27 luglio prossimo segnerà l’inizio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, attesi con fibrillazione dalle federazioni sportive e dagli appassionati di ogni angolo del pianeta. Ma esiste un’altra Olimpiade che si disputerà un mese e mezzo dopo, dal 29 agosto al 9 settembre 2012, e che rappresenta la meta dei migliori atleti paralimpici del mondo, pronti a musurarsi agonisticamente e umanamente con avversari, limiti e ambizioni.  
Se la preparazione assorbe le energie, i progressi e le speranze di ogni squadra qualificata di ciascuna disciplina, per i paraolimpionici l’investimento va oltre il sudore, il talento e le aspettative di successo: coinvolge l’identità, l’intera biografia, l’espressione di un sé temprato dalla sofferenza, dalla fatica quotidiana, dalle conquiste e dalle sfide di ogni giorno, che si caricano di valenze morali, oltre che materiali.
Una passione per lo sport capace di superare ogni ostacolo, di piegare al potere della volontà barriere e limiti, compiendo prodigi che, nel caso dei cestisti paralimpici, hanno suscitato l’ammirazione di un vero “Mago”: Andrea Bargnani. La scorsa estate, in occasione di un raduno con le rispettive nazionali all’Acqua Acetosa, la stella del basket mondiale ha incontrato gli azzurri in carrozzina e ha voluto omaggiare il loro impegno e talento con scarpe Nike personalizzate. Ciascun atleta ha ricevuto il suo paio con numero e nome: un dono dal grande valore simbolico che rafforza l’unione dei cestisti italiani uniti dall’amore per lo sport, al di là di definizioni e differenze.
La sinergia con Bargnani ha prodotto anche nuove occasioni di collaborazione: il prossimo appuntamento comune sarà un Camp, in programma dal 18 al 28 giugno a Iesolo, a cui parteciperà la nazionale azzurra in carrozzina su invito di Nike Italia.
Dopo aver conquistato l’ambito traguardo della qualificazione alle Paralimpiadi di Londra 2012, per i cestisti su due ruote è, dunque, iniziato il countdown. Nel tempo dilatato dell’attesa, rivestita di impegno e sforzo, sette giocatori della Nazionale hanno scelto di non aspettare l’inizio dei Giochi per richiamare su di sè l’attenzione. Supportati gratuitamente dall’agenzia “Asterisco”, hanno avviato una campagna di comunicazione, in primis via internet, con l’ambizione di aprirsi un varco negli ingranaggi mediatici nazionali. L’iniziativa, tesa alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e alla divulgazione del movimento paralimpico, seppur autonoma e indipendente, si presenta in linea con le finalità del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e della FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro In Carrozzina).  
IL SITO – L’attivazione del sito internet www.versolondra2012.com si propone l’obiettivo di incrementare la conoscenza di un universo agonistico parallelo, presentando la carriera, le storie, i traguardi di tutti gli atleti coinvolti, che hanno accettato di impegnarsi in prima persona. Per potenziare l’interesse attorno allo sport per disabili, ponendosi sulla scia favorevole delle prossime Paralimpiadi, i sette atleti della squadra azzurra di basket in carrozzina hanno deciso di cimentarsi con la sfida del web, prima ancora che con gli avversari sul parquet olimpico.I campioni plurititolati di “Verso Londra 2012” chiedono ascolto e attenzione, offrendo in cambio storie appassionanti ed esemplari di dolore e rinascita, di fatica e trionfo, in grado di coinvolgere un pubblico ampio e di stimolare alla pratica sportiva soprattutto i giovanissimi, colpiti da malattie congenite o vittime di traumi.
Il futuro appartiene a chi sa risvegliare il coraggio dell’impossibile. I cestisti azzurri ci credono: un pallone da basket, la passione di un’intera vita, la maglia azzurra della Nazionale sono le ali con si preparano a volare “Verso Londra 2012”.
PER SAPERNE DI PIU’:
– www.versolondra2012.com

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