MODENA. Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, alla luce delle vittime causate anche oggi in Emilia da una nuova scossa di terremoto, ha sottolineato come non sia normale che in Italia crollino edifici non appena la terra trema.
«Non è naturale che crollino edifici ogni volta che la terra trema», ha detto il ministro intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell’Inps. Anche stamani, come era già successo il 20 maggio, tra le vittime si contano lavoratori rimasti sotto le macerie di capannoni crollati. Le scosse di terremoto hanno avuto epicentro tra Carpi, Medolla e Mirandola nel modenese. La prima alle 9 circa, replicata in maniera più leggera alle 10,24 e l’ultima intorno alle 11.50. Dieci le vittime accertate. Si tratta di tre operai morti a San Felice sul Panaro nel crollo di un capannone industriale, stessa sorte per due persone a Mirandola. Altre tre persone morte per il crollo della loro abitazione, rispettivamente a Concordia, a Finale Emilia e a Cavezzo. A Cavezzo l’inviato di Trc Telemodena conferma la morte di una donna nel crollo del mobilificio Malavasi. E parla di un’altra vittima, anche se la notizia è ancora da confermare. Inoltre a Medolla, spiega l’inviata dell’emittente, ci sono quattro o cinque dispersi nel crollo di un’azienda biomedicale.
NAPOLITANO. «L’Emilia Romagna e l’Italia supereranno questo momento difficile». A dirlo, dopo la nuova scossa di stamattina il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Sono certo che supereremo questo momento, un pensiero di solidarietà a quelli coinvolti nei loro affetti, nei loro beni e nelle loro possibilità di lavoro», ha detto arrivando a Udine.
PER SAPERNE DI PIU’:
Video e foto dal corriere.it

di Mirko Dioneo

 

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