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Se le psicologhe si mettono in rete…

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di Maresa Galli
NAPOLI. Si scrive S.A.M., si pronuncia psicologhe in rete, progetto innovativo nato dall’incontro di tre diversi orientamenti teorici e metodologici in psicoterapia. In collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Simona Uttieri, Alessia Pagliaro, Marianna Arciuolo presentano al pubblico il nuovo spazio di ascolto, consulenza e psicoterapia per individui, coppie, famiglie che attraversano momenti di difficoltà e disagio. “Il progetto nasce dall’incontro di noi tre professioniste di diverso orientamento – spiega Pagliaro – per creare una squadra affiatata attraverso una rete di collaborazioni con i professionisti del territorio. Ci rivolgiamo in primis a medici, operatori sanitari, operatori sociali, ma anche ad insegnanti in modo da offrire ad ogni paziente il percorso più adatto alle proprie esigenze”. Pagliaro ha una formazione di tipo psicoanalitico freudiano e si occupa di psicologia giuridica; Arciuolo è di formazione Gestalt e si occupa di Analisi transazionale, con esperienza di psicologia scolastica e valutazione delle life skills; Uttieri ha un approccio clinico di tipo cognitivo-comportamentale e si occupa in primis di psicologia dello sport e in particolare del tennis.
IL PROGETTO Ogni singola persona è un mondo e la finalità degli interventi è quella di aiutarla ad ottenere una migliore qualità della vita. Fondamentale è la rete sociale che deve attivare risorse per rispondere al disagio, per aiutare concretamente l’individuo ad elaborarlo e pian piano a superarlo. Simona Uttieri presenta i dati di uno studio pilota del Lazio sul positivo esito della stretta collaborazione tra medici e psicologi. Ai fini di un approccio olistico biopsicosociale diventa essenziale la collaborazione tra professionisti diversi, con vocazioni diverse uniti da un’unica finalità: l’attenzione al benessere del paziente. Preziosa la capacità di mettere a confronto diverse esperienze cliniche e approcci metodologici con una strategia interdisciplinare.