ROMA. Il 55% degli edifici scolastici non è progettato seguendo la normativa antisismica e sono 2.382 (il 4,9%) le scuole collocate nella cosiddetta zona 1, quella ad alto rischio, dove in passato le scosse sismiche hanno prodotto danni gravissimi. È quanto emerge dai dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica pubblicati dal ministero dell’Istruzione.
I DATI. Per 21.781 edifici, spiega il Miur, non sono pervenute informazioni sulla classificazione sismica. Ma per altri 25mila i dati sono arrivati e dicono che oltre 2mila scuole sono in zone fortemente a rischio, 11.414 (il 24,1%) sono in zona 2, dove in passato ci son stati danni rilevanti a causa di terremoti. Altri 4.844 edifici (il 10,2%) sono in zona 3, dove i danni in passato sono stati pochi e 6.946 (il 14,7) sono nella zona 4, quella meno pericolosa. La maggior parte degli edifici collocati in zona 1 si trovano in Calabria (53,6% del totale), Basilicata (33,5%) e Abruzzo (20,7%), Umbria (19,4%). Oltre 26mila strutture non sono progettate secondo la normativa antisismica, piu’ di 25mila non hanno il certificato di conformita’. In oltre 14mila non sono state fatte le verifiche sismiche.

di Francesco Gravetti

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