SASSARI. «152 giorni. Oggi è il compleanno della nostra Rossella Urru. La Sardegna chiede una sola cosa: libertà». E’il messaggio pubblicato su Twitter dal presidente della Regione sarda Ugo Cappellacci, nel giorno in cui la cooperante di Samugheo, rapita ad ottobre in Algeria, compie 30 anni. Il governatore halanciato l’ennesimo appello per la liberazione della volontaria sarda. Dalla notte in cui fu rapita nel campo profughi di Tindouf, nell’Algeria Meridionale, sono trascorsi ormai 152 giorni. Il sentimento che prevale a Samugheo, suo Comune d’origine, nel giorno del trentesimo compleanno della cooperante è quello della speranza. Quella che i genitori Graziano e Marisa assieme ai fratelli Mauro e Fausto continuano a coltivare in silenzio fin dal primo giorno.
LA FAMIGLIA. Peraltro, proprio la famiglia, nonostante la condizione di ansia, incertezza, paura, vissuta da quasi cinque mesi ha dato un segno di grande sensibilità inviando un messaggio di vicinanza e cordoglio ai familiari dell’ingegner Lamolinara, l’ostaggio ucciso in Nigeria nel corso di un blitz delle forze speciali britanniche; quel messaggio è stato letto in chiesa, durante i funerali della vittima. Intanto, in tutta Italia prosegue la grande mobilitazione a sostegno di Rossella. Gli amici e tutta la popolazione erano pronti a festeggiarla già ad inizio di marzo quando si diffuse la voce che Rossella fosse stata liberata. Mano a mano che le ore passavano, però, nell’abitazione della famiglia Urru, a Samugheo, e in tutto il paese tornava l’atmosfera cupa come quella della notte del rapimento. Ora, resta la speranza

di Francesco Gravetti

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