MILANO. Presentato a Milano il VI Rapporto sulla Sicurezza realizzato da Fondazione Unipolis, Demos&Pi e Osservatorio di Pavia, intitolato “Tutte le insicurezze degli italiani – Significati, immagine e realtà”. Il Rapporto analizza la percezione, la rappresentazione sociale e mediatica della sicurezza, sulla base di un’ indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana, e alla rilevazione di quanto su questi temi viene proposto dall’informazione televisiva, in particolare dai sette TG nazionali.
L’ANALISI – La crisi economica, sociale e l’aumento delle disuguaglianze, ma anche l’incertezza politica determinano crescenti paure e preoccupazioni. L’informazione tv riflette il disagio, ma non lo alimenta come in passato. Stando al rapporto, l’insicurezza degli italiani in questa fase pare generalizzata e totalizzante. Inoltre, le insicurezze sulla politica e il difficile rapporto con l’Europa, sono tutti elementi che concorrono a delineare una sorta di “male oscuro”, così lo definisce il prof. Ilvo Diamanti dell’Università di Urbino e Direttore scientifico di Demos&Pi, nel suo commento. La politica alimenta il disorientamento e la perdita di fiducia degli italiani. Si guarda alle elezioni con timore, perché la maggioranza delle persone, non le considera capaci di risolvere i problemi, gravi, aperti.
I MEDIA – Muta, in tale contesto,il ruolo dell’informazione e dei telegiornali. Nell’ultimo anno, il peso delle notizie ansiogene è andato calando in modo significativo. Tuttavia, lo spazio così liberato, non viene occupato da una maggiore informazione sui problemi economici e sociali. È la politica, con le sue vicende degenerative a prendere il posto, nell’informazione televisiva, degli altri fattori di insicurezza. 
I DATI – Dal Rapporto sulla Sicurezza emerge che nel 2012 gli italiani appaiono complessivamente più insicuri. Gli indici di insicurezza globale, economica crescono, nella popolazione, insieme a quello della criminalità.  In tutti gli ambiti esaminati l’insicurezza coinvolge oltre il 40% della popolazione. L’80% risulta insicuro sotto il profilo economico, 9 persone su 10 affermano che l’Italia è un “Paese diviso , spezzato in due, dal punto di vista del reddito e delle condizione sociale”,  che “le distanze fra chi ha troppo e chi troppo poco sono aumentate negli ultimi dieci anni”; addirittura 7 su 10 si collocano nella parte bassa della stratificazione sociale:  se nel 2006 solo il 28% si considerava in una posizione sociale bassa o medio-bassa, oggi è il 53%, la maggioranza. Insomma, ceto medio addio.

di Rosa Ambrosio

PER SAPERNE DI PIU’:
www.fondazioneunipolis.org

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