BARI – Presentati a Bari presso il Palazzo delle Poste (ore 9, piazza Cesare Battisti) i risultati della ricerca “Povertà e politiche sociali in Puglia. I bisogni, i criteri di selettività, le fonti di finanziamento”, un progetto realizzato dalla Fondazione Giacomo Brodolini, in collaborazione con Meridia Consorzio di cooperative sociali e EC srl, su incarico dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia. La ricerca parla della Puglia, della distribuzione dei redditi nella regione e di alcune delle politiche di redistribuzione e di assistenza realizzate negli ultimi anni e che dovranno essere rese ancora più incisive in futuro.
LA MAPPA DEL DISAGIO – Il disegno della ricerca, e i risultati che si presentano, risentono di un’idea di fondo: l’idea che, a maggior ragione in periodi di vincoli forti alle finanze pubbliche, occorra massimizzare l’efficacia degli interventi pubblici di assistenza e di redistribuzione. Quindi: individuare con sempre maggiore precisione i bisogni e i portatori di bisogni, per poter concentrare su di essi gli interventi di assistenza; utilizzare la leva fiscale in modo progressivo, secondo una progressività che sia non solo formale, perché non è sufficiente aumentare le aliquote marginali sui redditi alti se poi molti dei redditi percepiti proprio nella coda alta della distribuzione sfuggono al prelievo. La struttura del rapporto di ricerca riflette questa impostazione. Il primo capitolo offre una mappa del benessere e del disagio in Puglia. Il secondo capitolo descrive alcune delle misure realizzate dalla regione per rispondere ad alcuni bisogni specifici. In particolare, sono descritti e discussi gli interventi di erogazione degli assegni di cura e di prima dote. Il disegno complessivo degli interventi, anche alla luce del più ampio piano di politiche sociali in Puglia, i criteri di accesso, le caratteristiche dei beneficiari, le erogazioni.
WELFARE SELETTIVO – Il terzo capitolo affronta il tema della selettività nelle politiche di assistenza: ci si interroga su quanto la distribuzione dei redditi e, conseguentemente, le condizioni di accesso al welfare selettivo in Italia e nelle sue Regioni siano sensibili rispetto alla specifica scala di equivalenza applicata per convertire i redditi familiari in equivalenti. L’ultimo capitolo si pone l’obiettivo di capire come, e a quali costi, si possano reperire le risorse sufficienti al mantenimento dello standard di qualità attuale delle politiche di protezione sociale pugliesi mediante una politica tributaria locale di tipo progressivo. Il capitolo sviluppa un modello originale di microsimulazione regionale utile per l’analisi e la valutazione ex ante delle politiche. Ricostruendo le condizioni reddituali delle famiglie pugliesi e il sistema fiscale vigente, il modello è in grado di indicare attraverso quali modifiche si possa reperire gettito aggiuntivo. Il modello consente inoltre di analizzare le condizioni di vita delle famiglie pugliesi al netto ed al lordo dell’intervento pubblico.
PER SAPERNE DI PIU’:
http://www.fondazionebrodolini.it/ (CULTURA. Il sito della Fondazione Giacomo Brodolini)
di Mirko Dioneo