Sindacati di categoria sul piede di guerra contro lo schema di decreto legislativo, approvato dal governo Berlusconi, sul riassetto  della Croce Rossa italiana. In una nota congiunta di  FpCgil-CislFp-UilPa-Sinadi-Fialp-Cisal-Usb-Ugl Intesa, si evidenzia come “non solo sia stato disatteso l’impegno ad attivare un tavolo di confronto con il sindacato ma è stato licenziato un testo che, nonostante le modifiche, non contiene le necessarie garanzie occupazionali né per i lavoratori a tempo determinato né per quelli a tempo indeterminato”. Secondo i sindacati “è a rischio il posto di lavoro 2.000 lavoratori della Cri e la riforma contiene un inaccettabile ridimensionamento dell’ente”. Proteste e manifestazioni in ogni parte d’Italia finchè non ci sarà un incontro col nuovo governo per sottoporre lo schema di decreto e chiederne un parere.“Nel frattempo sosterremo con tutte le forze- conclude la nota congiunta- la protesta dei lavoratori della Cri, preoccupati per i posti di lavoro e per la riduzione dei servizi al cittadino ”.

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