di Giuliana Covella
NAPOLI. Tanti box vuoti, un tavolo con un paio di sedie, tra cui una a rotelle e, accantonati in diversi angoli, materiali di risulta. Questo è il quadro all’interno. Mentre all’esterno il muro di cinta è diventato un punto di raccolta per la differenziata, a giudicare dalle montagne di cartoni che i commercianti della zona vi depositano ogni giorno. Infine, a farsi notare una piscina gonfiabile blu sistemata nel cortile, da dove qualcuno entra – attraverso un cancelletto – d’estate per trovare un po’ di refrigerio. È così che si presenta l’ex garage comunale di via Gino Alfani a Ponticelli. Una struttura abbandonata da così tanti anni, che gli stessi residenti non ricordano nemmeno più da quanti.
LA STORIA. «Forse venti», commenta una passante inviperita con le istituzioni. «Non lo hanno mai aperto – dice con amarezza – questo è certo. Così si è trasformato in una pattumiera a cielo aperto». Quel che si vede esternamente, affacciandosi dal cancello chiuso con un catenaccio arrugginito e dal muro di recinzione, sono cumuli di immondizia, vecchie suppellettili, materiali di risulta e, addirittura, una piscina gonfiabile usata – all’occorrenza – nei mesi estivi da abusivi. Un’autorimessa che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare una valvola di sfogo per gli abitanti e gli esercenti che hanno case e negozi nel cuore del centro storico di Ponticelli. Costruito nel periodo del post terremoto, il parcheggio pubblico doveva, infatti, essere utilizzato dai condomini delle palazzine dell’ex corso Ferrovia (oggi via Don Agostino Cozzolino), ossia le antiche corti ristrutturate. Ma la struttura non è mai stata inaugurata ed è rimasta inutilizzata o quasi per decenni.
I COMMERCIANTI. E la proposta per riqualificarlo arriva dai commercianti, che hanno ricevuto pochi giorni fa la visita del sindaco Luigi de Magistris, a cui hanno chiesto di averlo in gestione. A scendere in campo, infatti, è l’AssoCommercianti di Ponticelli, come spiega la presidente Anna Ferrara: «Abbiamo chiesto al sindaco di affidare l’ex garage alla nostra associazione per far partire finalmente il restyling. È assurdo che una struttura che potrebbe servire a snellire il traffico e a risolvere il problema dei parcheggi in una parte della zona orientale debba rimanere chiusa. Ma soprattutto la riapertura – continua Ferrara – eviterebbe il crollo del piccolo commercio nell’area di Napoli est, dato che tutti i potenziali clienti, non trovando posti per parcheggiare le auto, si riversano al vicino centro commerciale Auchan di via Argine. Cosa che per noi commercianti significa abbassare definitivamente le serrande». Intanto, il degrado la fa da padrona nel parcheggio abbandonato: l’aria che si respira è tetra e la struttura è stata, in passato, anche luogo di spaccio e occupata illegalmente per altri traffici illeciti. Ma quel che resta impresso nella mente è una piccola piscina gonfiabile, che qualcuno ha lasciato in cortile, evidentemente per fare il bagno non appena arriverà il caldo. Tutto, ovviamente, all’insegna dell’illegalità.

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