MIGR_AUTONAPOLI. Vengono dalla Costa D’avorio, dal Ghana e da altri stati africani, arrivati in Italia nel 2011 durante l’emergenza Nord d’Africa. Oggi si impegnano ad imparare il codice della strada per poter ottenere la patente di guida, il tutto grazie all’impegno di alcuni volontari e della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco. All’inizio erano 50, oggi molti sono andati via e gli ultimi rimasti, circa una decina, vivono e lavorano sul territorio, aiutati dalle istituzioni locali e dalle tante associazioni che in questi anni si sono impegnate in una vera e propria gara di solidarietà.
LE ISTITUZIONI- «Questa esperienza è stata formativa soprattutto per noi agenti, – racconta il comandante della polizia locale Luigi Maiello – ma anche per loro, che hanno imparato a vedere con occhi diversi le forze dell’ordine. Oggi i ragazzi sono di casa al comando; per il corso di guida, ma anche solo per salutare e chiedere informazioni. Stiamo anche organizzando una partita di calcetto, credo che la mia squadra perderà, loro sono molto più forti».La patente non è solo un documento importante per lavorare, raccontano gli studenti, ma anche l’opportunità di imparare nuovi aspetti della cultura italiana, oltre ad un linguaggio tecnico legato alla complessità del nostro codice della strada. Tra alcuni mesi ci sarà l’esame teorico, poi, in base ai risultati, quello pratico, così da poter concludere l’iter entro la fine dell’anno.
I VOLONTARI- «Il compito di noi volontari – racconta Rosa Panico, l’ideatrice del progetto di scuola guida – è stato avvicinare i migranti alle istituzioni e alle associazioni, tra cui il Comune, la Caritas e la Diocesi di Nola, che hanno partecipato attivamente per la loro integrazione, in questa e in altre iniziative». La maggior parte dei migranti ha oggi un lavoro e paga regolarmente la sua quota per l’affitto di un appartamento, se pur tra mille difficoltà.

di Daniele De Somma

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui