di Maresa Galli
PALERMO. Si chiama “Psicometrica. Memorie da un futuro remoto”, il libro che inaugura la nuova collana di graphic novel (Verbavolant edizioni) che trasforma la cronaca in fumetto. Il volume (testi di Simone Brusca e disegni di Giacomo Pilato) racconta storie vere che dimostrano come alla base dell’utilizzo degli oggetti di uso quotidiano (cioccolato, banane, legno per i parquet, abbigliamento sportivo, oro, coltan per i cellulari) ci sia lo sfruttamento violento di bambini, donne, uomini e la rapina del territorio.
IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI. Fausta Di Falco, della Verbavolant, rivendica l’indipendenza della piccola casa editrice, unica in Sicilia a dedicarsi ai fumetti. “I disegni sono molto realistici perché sono nati dai rigorosi dati attinti dalle varie associazioni di volontariato (Emergency, Greenpeace, Manitese, Amnesty, Banca Etica, etc.). Il libro infatti è corredato di schede redatte dalle sedi nazionali delle ong. Quando usufruiamo di abiti, alimenti, oggetti d’uso quotidiano pensiamo ai bambini chini sotto carichi di carbone in Colombia, esposti ai pesticidi nei campi di caffè in Tanzania, costretti a lavorare ai telai in Nepal, al caso di Iqbal Masih venduto dal padre ad appena quattro anni come lavorante ad un fabbricante di tappeti e ucciso dalla mafia”.
I PROGETTI. A ulteriore riprova del valore della Nona Arte, la graphic novel si riconferma genere ideale per i documentaristi, per gli sceneggiatori realistici capaci di fondere l’inchiesta con la forza delle immagini.  Prossimi volumi della casa editrice siciliana, che si avvale anche del tratto d’autore di Gianni Allegra ed altri noti vignettisti, la storia di una ragazza affetta da una patologia degenerativa che trova la forza di andare avanti grazie al mondo del cosplay e la strage di Portella della Ginestra riletta in chiave surreale.
PER SAPERNE DI PIU’
Il sito della casa Verbavolant Edizioni 
 

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