GENOVA. «La mafia ci riguarda da vicino anche se non si manifesta come al Sud, ma le istituzioni spesso sembrano non percepire la reale dimensione del fenomeno». È questa la denuncia di Stefano Busi, responsabile della formazione per Libera Liguria, a proposito della presenza della criminalità organizzata a Genova e nel resto della regione. «L’operazione ‘La svolta’ (quella che ha portato agli arresti a Ventimiglia dello scorso 3 dicembre, ndr) e le ultime inchieste condotte nel territorio di Ponente ci dimostrano che la mafia è entrata nella quotidianità di tanti liguri – spiega Busi -. Ma in molti pensano ancora che, nonostante tutto, il problema non riguardi la propria città e comunque non il proprio quartiere». Di questo e di come da più di cinquant’anni ‘ndrangheta e camorra abbiano trovato terreno fertile nella regione si parlerà oggi alle 18 al teatro Archivolto, in occasione dell’incontro aperto al pubblico: “Che ci fa la mafia a Genova?”.
“CHE CI FA LA MAFIA A GENOVA?”. Il titolo della tavola rotonda, che verrà moderata dai giornalisti Marco Grasso e Matteo Indice del Secolo XIX e a cui parteciperanno Lorenzo Basso (segretario Pd Liguria) e Franco Marenco (presidente Municipio Centro Ovest), è lo stesso dello spettacolo di Fabrizio Matteini che andrà in scena nel teatro genovese il 14 e 15 dicembre. Un monologo di denuncia, nato da un’idea del sociologo Nando Dalla Chiesa, basato su documenti di indagini e cronache giudiziarie che hanno attraversato la regione dagli anni ’50 a oggi.

di m.d.

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