mercatinoSALERNO-  «Parliamo di cooperative che rispettando il lavoro degli altri, mettendo al centro la persona e restituendole dignità», parla così Patrizia Stasi, Presidente di Confcooperative Campania, dell’attività delle 946 cooperative che aderiscono all’organizzazione, 240 solo a Salerno. Proprio per promuovere questo modo diverso di fare economia, che abbia come valore primario non il reddito e il profitto, ma l’inserimento sociale nel mercato, è stato chiesta ed ottenuta, grazie all’intervento dell’Assessore all’Annona di Salerno Picarone, una vetrina per valorizzare i prodotti delle Cooperative agricole, ittiche e d’inserimento di persone con disabilità sociale. Uno stand è già presente dallo scorso 27 novembre sul Lungomare Trieste di Salerno: “La Bottega dei Prodotti Cooperativi Salernitani – Qui da Noi” (vi rimarrà fino al 6 gennaio), nella zona adibita ai mercatini di Natale, nell’ambito dell’evento “Luci d’Artista”.
«Trovo che sia una grande occasione per far conoscere questi prodotti – continua Patriza Stasi – ci interessa parlare con la gente, in tanti si avvicinano incuriositi, per spiegare loro, un modo diverso di fare, la storia di queste cooperative e dei prodotti che danno un significato al lavoro stesso e ai lavoratori, un’occasione di riscatto verso la propria vita e la propria storia e un mezzo d’inserimento sociale». L’intenzione è quella di aprire a breve un punto vendita in città, una bottega, che si chiamerà “Qui da Noi” che venda prodotti cooperativi salernitani, prodotti di eccellenza, come lo sono quelli della terra, che rispettano i cicli naturali senza stravolgimenti e manipolazioni, prodotti tipici e genuini tracciabili e di qualità, che vanno dalla pasta, ai vini, dagli olii, ai salumi, dalla frutta ai formaggi.
Sul Lungomare, intanto, è possibile degustare ed acquistare il meglio che la nostra regione offre: dalla Colatura d’Alici di Cetara, ai pomodori Corbarino, ai pelati San Marzano, alle confetture, marmellate e succhi di produzione “solidale”, al limoncello, alle clementine biologiche, mantenendo vive queste cooperative. E’fondamentale fare rete e supportare queste realtà perché siano preservate per il bene della comunità, ed è importante informare e accompagnare le persone verso un acquisto responsabile.

Di Sara Botte

 

 

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