NAPOLI. Genio e sregolatezza, dentro e fuori dal campo di gioco. Diego Armando Maradona ha stregato tutti con le sue prodezze da giocoliere e non muore la speranza di rivederlo a Napoli. L’ultima sua apparizione in città, che ancora ricorda con un po’ di nostalgia coppe e scudetti conquistati, risale al 2005, in occasione dell’addio al campo di Ciro Ferrara. Una festa per il difensore azzurro, ma soprattutto per il numero dieci salutato da una folla festante. Lacrime e commozione per una città che non ha dimenticato l’ultimo “re di Napoli”. Nessuno ha dimenticato Diego, in tanti lo hanno apprezzato quando ha allontanato lo spettro della droga: il duello infinito con il rivale Pelè, per aggiudicarsi il titolo di giocatore più forte di tutta la storia, e la capacità di mettersi in discussione e allontanare lo spettro della droga dalla sua vita. È stato ct della nazionale argentina ed è attuale allenatore dell’Al Wasi,  e poi lotte per allontanare lo spettro della droga dalla sua vita. I problemi con il fisco l’hanno tenuto lontano dall’Italia, Maradona non ha dimenticato la “sua” Napoli. Diego ha lanciato una promessa dai microfoni di SkyTg24: «Mi hanno impedito di tornare in Italia fino a oggi e spero che esista giustizia e la legge è uguale per tutti. Il mio desiderio è quello di ritornare in Italia e abbracciare i napoletani e tutti i mie amici che vivono in Italia. Mi hanno fatto perdere venti anni, tanti anni di amore che io ho dato in campo». «È giusto pagare le tasse -ha spiegato Maradona  ai microfoni del canale all news in un’intervista a Sky TG24- ma il fisco deve essere più umano con i cittadini. Io non sono mai stato un evasore fiscale. Ho sempre pagato tutte le tasse che conoscevo. Come dice anche la sentenza del tribunale italiano del 1994 presentata dal mio avvocato Angelo Pisani ai nuovi giudici. La sentenza dice che io ho ragione e che non ho debiti». In conclusione Maradona lascia un saluto ai bambini del quartiere Scampia: «Ciao bimbi, sono Diego, mando abbraccio a tutti voi e a tutta Scampia. Grazie per l’amore, e per il rispetto. Ci vedremo, spero presto».
di Stefania Melucci

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