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Kim e Hynmi, dalla Corea a Napoli come volontarie

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di Filippo Pernice
NAPOLI. Volontari internazionali in campo a Scisciano. Diciassette giovani provenienti da Montenegro, Slovacchia, Corea del Sud, Taiwan, Inghilterra e ancora Bielorussia, Repubblica Ceca sono arrivati in provincia di Napoli per seguire l’esperienza nel campo scuola del «Mondo di Oz», promosso dall’associazione «La risposta onlus». Insieme fino a fine mese seguiranno oltre cento bambini dai sei ai tredici anni nelle attività mattutine e un gruppo di oltre 40 ragazzi fino a 20 anni. Giochi, visite, disegni e tanto divertimento per lo scambio culturale, seguito da Giovanni Russo, responsabile Progetti della onlus. «È il quarto anno che abbiamo volontari internazionali – spiega Russo – per noi rappresenta un momento di aggregazione forte per i nostri ragazzi. Attraverso le gite, le escursioni hanno creato uno scambio culturale reale, capace di unire anche popoli differenti. Siamo contenti di continuare la nostra esperienza di volontariato, visto che abbiamo vinto un bando di scambio culturale con giovani stranierei da fare nel periodo tra febbraio e aprile». Tutte le attività dei giovani volontari sono realizzate all’interno della scuola Palazzuola.

UNA “RISPOSTA” AL DISAGIO – L’ Associazione di volontariato «La Risposta» nasce da un’esigenza, quella di dare una risposta a situazioni di estremo disagio. Per questo dal 1996 un gruppo di persone, già impegnate da diversi anni nel volontariato, hanno dato una sistemazione organica al loro sforzo. Così nasce l’ associazione che riesce ad avere nell’ aprile del 2001 l’ iscrizione all’ Albo Regionale del Volontariato.

COREA-ITALIA – Il primo impatto con la provincia napoletana non è stato facile per due ragazze coreane, Kim Areumbyeo e Hynmi Park, che hanno iniziato il loro camp agli inizi di luglio. «È stata la prima volta per noi – spiegano le due giovani di 22 e venti anni – Arrivate alla stazione, abbiamo avuto un momento di smarrimento. Oggi, dopo più di due settimane, ci sentiamo a casa. Le persone ci riconoscono e ci salutano, quando passeggiamo in strada o andiamo in qualche negozio. Abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria». Tanto divertimento e qualche parola in italiano imparata dai loro coetanei, torneranno a casa con tante foto e un’esperienza da “volontarie” dall’altra parte del mondo.


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