di Elena Durante
NAPOLI. Rimettere al centro i beni comuni ed affrontare le nuove sfide educative. Sono questi gli obiettivi che si prefigge la”Convention del Volontariato Sociale”, organizzata dalla federazione regionale della Campania del Movimento di Volontariato Italiano, che si svolgerà sabato 21 aprile a partire dalle ore 9:00 nella sede dell’Istituto Ozanam in piazzetta San Severo A Capodimonte « L’incontro di sabato sarà un momento importante per avviare una riflessione sul volontariato all’epoca della crisi. – dichiara Alfonso Gentile referente per i rapporti con gli Enti e le Istituzioni per il Mo.Vi. Napoli – Se nuove sono le sfide e i bisogni emergenti a cui il volontariato deve dare risposte, tali devono essere gli strumenti di cui le ODV debbono dotarsi per farvi fronte. Accettare la sfida del rinnovamento vuol dire – conclude Gentile – non accontentarsi più di avere come unico feedback della bontà del proprio operato il sorriso dell’altro ma, piuttosto, dotarsi di strategie di auto riflessione utili al raggiungimento di un alto livello di consapevolezza su di sè, sulla propria azione e sull’irrinunciabilità del ruolo svolto per le fasce più deboli del nostro territorio ». Al dibattito interverranno, inoltre: Nunzia NAPPO, docente Economia Sociale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Maria Paola Tavazza, esperta in processi comunicativi
IL VOLONTARIATO SI REINVENTA – In una recente pubblicazione, “BASTA IL GIUSTO”, il prof.Segrè, sostiene che siamo arrivati ad un momento storico, ad un quando, in cui le differenze non sono più sopportabili e dobbiamo dire, gridare, “basta” a quanto vediamo intorno a noi. Per ristabilire un nuovo rapporto tra capitale naturale ed economia, serve che “cambiamo noi stessi”, i nostri stili di vita, i consumi, i modi di produrre. Per riallinearci ai ritmi ed alle esigenze dell’ambiente e per una redistribuzione più equa del “ben-essere” e del “ben-avere” tra gli abitanti del pianeta. Vanno, perciò, costruite nuove reti, che vadano oltre la triade crescita – consumo – debito per sperimentare “l’opulenza frugale”. Ci dovremo battere, conclude, per far nascere una società “sufficiente”, dove c’è quanto basta per tutti, costituita da “uomini sufficienti”, dotati di intelligenza ecologica, capace di tener conto dei limiti del mondo in cui viviamo. In questa logica Il Mo.V.I., ha elaborato un manifesto ed indetto un Laboratorio nazionale, a Roma – dall’1al 3 Giugno (1) – per riandare alle radici delle profezie sottese alla mission del movimento, rompere la spirale di frammentazione ed isolamento, sperimentare nuove relazioni interpersonali e comunitarie, spendersi per nuovi modelli di welfare efficaci, accoglienti, inclusivi.
LA FORMAZIONE – L’appuntamento formativo è finalizzato a ridare senso e significato alla gratuità, riscoprire la sussidiarietà come partecipazione e pratica dei beni comuni, anticipare il nuovo che è già in mezzo a noi, ricercare nuovi compagni di strada per un cammino comune. Noi siamo convinti che la crisi non rappresenti una maledizione, ma un’opportunità ed una sfida educativa da affrontare e vincere, ri-declinando un diverso patto tra adulti inquieti e giovani orientati a costruire un futuro di giustizia e partecipazione. Tante esperienze di nuova aggregazione indicano, nelle nostre comunità, la presenza di una “riserva di gratuità ”, che si sta accumulando nelle mobilitazioni per i beni comuni, attraverso la generosità, spesso invisibile, di tanti volontari, insegnanti, famiglie, formazioni educative, organizzazioni ecclesiali. Vorremmo che questi divenissero gli interlocutori privilegiati di questa comune, conviviale, cordiale nuova riflessività, che interpella la nostra responsabilità.