di Maresa Galli
NAPOLI. Il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria della Campania, con il sostegno del garante dei Diritti dei detenuti, con l’associazione Carcere possibile onlus, in collaborazione con il Mercadante, promuove
otto spettacoli realizzati nei laboratori degli istituti di pena di Poggioreale, Ariano Irpino, Eboli, Airola, Nisida, Aversa, Lauro, Secondigliano. L’ideatore della rassegna, Riccardo Polidoro, consigliere della Camera Penale di Napoli e presidente del Carcere possibile onlus, sottolinea il grande impegno profuso nell’iniziativa di solidarietà sociale, civile e culturale nei confronti della popolazione detenuta, l’attività dei laboratori di teatro che produce lavori premiati dalla critica e voluti a costo di sacrifici enormi in un momento di ulteriori tagli e risorse sempre più esigue. Claudio Flores, dirigente Prap Ministero Grazia e Giustizia, sottolinea la grave situazione finanziaria che mette in forse, oltretutto, queste preziose opportunità formative. La rassegna, pur con un esiguo budget, cresce di anno in anno grazie al lavoro di operatori ed artisti fortemente motivati.
“LA SCENA DETENUTA”. Presso il Ridotto del teatro Mercadante la Casa Circondariale di Poggioreale presenta “Pulcinella, con rispetto parlando”, liberamente ispirato a Samuel Beckett; l’Istituto di Ariano Irpino mette in scena “Un ragazzo per modello”, omaggio a Peppino De Filippo; l’Icat di Eboli presenta “Un sogno di libertà”, a cura di Gaetano Stella e Elena Parmense; L’Istituto Minorile di Airola presenta “Io vulesse truvà pace”, frammenti di opere e pensieri di Eduardo de Filippo, regia di Antimo Nicolò ed Enza Di Caprio; L’Istituto Minorile di Nisida presenta lo spettacolo “Cornice”, liberamente ispirato a “Cuore Nero” di Calvino; l’O.P.G. di Aversa mette in scena “Che ne sarà dei fiori”, suggestione scenica da “Donna Rosita Nubile” di Lorca, regia di Gesualdi/Trono, che si interroga su cosa accadrà con la chiusura definitiva degli O.P.G. il 31 marzo 2013; venerdì 5 ottobre, nel teatro dell’Istituto penale di Secondigliano, in scena “Becher e Godò”, incontro con un Beckett sconosciuto.
“CORNICE” E “CUORE NERO”. Non capita sempre di avere l’autore del testo dal quale è tratto lo spettacolo in sala: è quanto è accaduto ai ragazzi-attori di Nisida che hanno messo in scena lo spettacolo “Cornice”, liberamente ispirato al lavoro di Fortunato Calvino. Calvino, che con “Cuore Nero” il 9 novembre aprirà la rassegna “Illecite visioni” al teatro Filodrammatici di Milano, plaude allo spettacolo, alla non facile ma perfettamente riuscita messa in scena di argomenti scottanti. Un lavoro intenso, ricco di spunti di riflessione, duro ed emozionante, a cura di Veria Ponticiello e Pino De Maio che accompagna con la chitarra la voce degli attori che cantano “Marialuna”, “Uè Guagliù” ed altri brani di De Maio scritti pensando ad un futuro migliore per i giovani.
Ha partecipato il direttore del carcere minorile di Nisida Gianluca Guida che porta avanti con alta professionalità e autentico interesse per i giovani le politiche di recupero sociale degli ospiti di Nisida.