TORINO. «Scrivo sul blog “Dentro e Fuori”». La frase potrebbe sembrare banale, ma non lo è se chi la pronuncia sta scontando una pena nella casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino. Secondo la normativa, infatti, internet non può arrivare nei luoghi di detenzione. Così i curatori di “Dentro e fuori” fanno da tramite, stampando e consegnando i commenti e trascrivendo e pubblicando gli articoli scritti su carta dai detenuti, che prima della pubblicazione possono essere controllati dall’amministrazione carceraria. Il progetto, ispirato ai principi del riscatto e del valore della relazione come opportunità di crescita umana e sociale, è nato nel 2005 dalla collaborazione dei giornalisti de “Il Contesto” con la Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino e il patrocinio del Comune e coinvolge le sezioni Prometeo e femminile, una piccola parte dei detenuti che il 5 luglio erano 1545.
RIPARTE LA SEZIONE FEMMINILE – La parte del blog dedicata alla sezione femminile dovrebbe ripartire a settembre, dopo un lungo stop. «Lì, rispetto alla sezione Prometeo, abbiamo meno tempo per confrontarci con le detenute – spiega Sabrina Infanti, una delle curatrici del blog – e scrivere è frutto anche del nostro confronto diretto con loro. Per ovviare a questo problema, coinvolgeremo i docenti delle scuole presenti all’interno del carcere». Tra i temi trattati ci sono gli stati d’animo dei detenuti. «È strano come ci siano notti terribilmente inquiete, e anche se apparentemente non ci sono motivazioni concrete il letto sembra proprio non volerti tenere», scrive Ad Sidera, mentre Laura Psycho affida al web un altro pensiero: «A livello umano ed emozionale, due sono le cose peggiori della galera: una è la convivenza forzata con persone a te incompatibili e la seconda è il distaccamento forzato da persone a te molto care». Secondo Infanti, dal 2005 a oggi è cambiato soprattutto il modo di utilizzare internet al di fuori del carcere. «Le visualizzazioni di “Dentro e Fuori” sono più o meno stabili, mentre sono diminuite le interazioni dei lettori. Probabilmente perché il web, nel frattempo, si è diversificato con i social network che attirano maggiore attenzione». Si apre così anche una nuova fase per chi lavora a questo progetto, fatta di diversi tentativi di coinvolgere il pubblico anche attraverso reading dei testi scritti da detenuti e detenute. Gli appuntamenti continueranno a luglio.

di Barbara Sessini

PER SAPERNE DI PIU’
Il blog “Dentro e fuori” 
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui