clochard-NAPOLI- “Ore di volontariato e migliaia di chilometri per aiutare il prossimo”. L’incipit della lettera rende alla perfezione il senso dell’opera di don Giuseppe Parisi e dei suoi giovani volontari di “Azione Sorriso”, che ogni primo sabato del mese, fino a notte fonda alleviano le sofferenze delle tante persone che vivono in strada a Napoli. A firmare la lettera di encomio indirizzata all’associazione è Salvatore Flocco, consigliere della terza municipalità del Comune di Napoli, che ha incontrato per caso gli “angeli dei clochard” venuti da Avella e Ottaviano. Ed è lui che a settembre presenterà don Giuseppe e i suoi ragazzi al sindaco Luigi de Magistris per fargli conoscere una delle realtà dell’associazionismo che operano in provincia. Ma com’è nata l’idea di arrivare ogni primo sabato del mese all’ombra del Vesuvio per aiutare chi soffre? A spiegarlo è lo stesso giovane sacerdote (ha solo 40 anni), presidente di “Azione Sorriso”: «La nostra è un’associazione umanitaria ed è nata un anno fa ad Ottaviano. Dopo un viaggio fatto in Africa, esattamente in Togo, insieme ai giovani che mi seguono da sempre abbiamo iniziato a collaborare con la Suore dell’Ordine Povere Figlie della Visitazione di Barra, che svolgono volontariato nel paese africano. Grazie alla collaborazione con loro anche noi abbiamo comprato con mille sacrifici e l’aiuto di chi ci sostiene un terreno di 2.700 metri quadrati dove realizzeremo un orfanotrofio. Ma la nostra missione – ci siamo detti – non si può fermare qui. Perciò è nata l’idea di fare del bene non solo in Africa ma anche nel nostro paese d’origine». Così è iniziata l’avventura di padre Parisi (oggi parroco ad Avella) e degli oltre venti volontari che lo accompagnano una volta al mese nel capoluogo campano. Appuntamento allo scoccare della mezzanotte in piazza Garibaldi e da lì si parte, per oltre tre ore, in giro per tutta la città per portare alimenti, bevande, vestiti e medicinali ai tanti clochard sparsi in ogni angolo della città. Ma l’opera dei volontari non si esaurisce qui: «Non portiamo loro solo cibo o coperte d’inverno, ma ascoltiamo le loro storie, offriamo una parola di conforto per alleviare le loro sofferenze e rendere – per quanto possibile – meno triste la loro solitudine». Una vera e propria missione di solidarietà quella degli “angeli della notte” che arrivano da Ottaviano e «che – spiega il consigliere Flocco – da settembre faremo conoscere anche al sindaco, perché dopo averli visti all’opera alle due di notte sotto la Galleria Umberto io stesso mi sono emozionato e credo sia giusto far sapere dell’operato di chi aiuta i meno fortunati senza pretendere nulla in cambio».

di Giuliana Covella

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